Nonostante l’esplicita presa di distanza di F.M. Dostoevskij dai primi slavofili, sin dagli esordi della sua carriera giornalistica, circa il confronto fra la Russia e l’Europa, esistono non pochi punti di contatto fra l’idea di cultura russa del grande scrittore e quella di A.S. Chomjakov e di I.V. Kireevskij. L’interesse e l’utilizzo della Sacra Scrittura, degli scritti dei Padri, in special modo di Isacco il Siro, spiegano alcune significative convergenze fra il programma culturale elaborato da F.M. Dostoevskij negli anni Settanta del XIX sec. e quello dei primi slavofili. L’articolo si focalizza su alcuni pensieri del santo vescovo di Ninive, che possono aver ispirato I.V. Kireevskij e che affiorano indirettamente anche nelle opere di F.M. Dostoevskij nella disamina del rapporto fra fede e ragione.
Alcune note sull’idea di cultura russa nelle opere di Dostoevskij dell'ultimo periodo
Antonella Cavazza
Membro del Collaboration Group
2020
Abstract
Nonostante l’esplicita presa di distanza di F.M. Dostoevskij dai primi slavofili, sin dagli esordi della sua carriera giornalistica, circa il confronto fra la Russia e l’Europa, esistono non pochi punti di contatto fra l’idea di cultura russa del grande scrittore e quella di A.S. Chomjakov e di I.V. Kireevskij. L’interesse e l’utilizzo della Sacra Scrittura, degli scritti dei Padri, in special modo di Isacco il Siro, spiegano alcune significative convergenze fra il programma culturale elaborato da F.M. Dostoevskij negli anni Settanta del XIX sec. e quello dei primi slavofili. L’articolo si focalizza su alcuni pensieri del santo vescovo di Ninive, che possono aver ispirato I.V. Kireevskij e che affiorano indirettamente anche nelle opere di F.M. Dostoevskij nella disamina del rapporto fra fede e ragione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.