Con il termine “centri sociali autogestiti” si indicano sia quegli spazi fisici recuperati da gruppi di attivisti per finalità di carattere politico, sociale e culturale, sia i gruppi di attivisti stessi in quanto attori collettivi con specifiche appartenenze politiche e sistemi di valori. Si tratta di un fenomeno che ha conosciuto diverse fasi di sviluppo e affonda le proprie radici nel solco della tradizione politica antagonista italiana degli anni Settanta. Al centro dell’esperienza dei centri sociali au- togestiti si collocano il principio organizzativo dell’autogestione e la promozione della dimensione soggettiva dell’esperienza sociale e politica per mezzo di forme di mutualismo e cooperazione. Oggi i centri sociali si trovano dinanzi a nuove sfide che rendono necessario un continuo ripensamento dei metodi e delle strategie di intervento all’interno di un contesto caratterizzato da crescenti disuguaglianze e nuove incertezze. The term “self-managed social centers” indicates both those physical spaces recovered by groups of activists for political, social, and cultural purposes and the activist groups themselves as collective actors with specific political affiliations and systems of values. It is a phenomenon that has undergone various stages of development and has its roots in the furrow of the antagonist Italian political tradition of the 1970s. At the heart of self-managed social centers’ experience are the organizational principle of self-management and the promotion of the subjective dimension of social and political experience through forms of mutualism and cooperation. Today, self-managed social centers face new challenges that make it necessary to continually rethink the methods and strategies of intervention within a context characterized by growing inequalities and new uncertainties.
I centri sociali autogestiti: spazi e attori di organizzazione politica e culturale
Nico Bazzoli
2021
Abstract
Con il termine “centri sociali autogestiti” si indicano sia quegli spazi fisici recuperati da gruppi di attivisti per finalità di carattere politico, sociale e culturale, sia i gruppi di attivisti stessi in quanto attori collettivi con specifiche appartenenze politiche e sistemi di valori. Si tratta di un fenomeno che ha conosciuto diverse fasi di sviluppo e affonda le proprie radici nel solco della tradizione politica antagonista italiana degli anni Settanta. Al centro dell’esperienza dei centri sociali au- togestiti si collocano il principio organizzativo dell’autogestione e la promozione della dimensione soggettiva dell’esperienza sociale e politica per mezzo di forme di mutualismo e cooperazione. Oggi i centri sociali si trovano dinanzi a nuove sfide che rendono necessario un continuo ripensamento dei metodi e delle strategie di intervento all’interno di un contesto caratterizzato da crescenti disuguaglianze e nuove incertezze. The term “self-managed social centers” indicates both those physical spaces recovered by groups of activists for political, social, and cultural purposes and the activist groups themselves as collective actors with specific political affiliations and systems of values. It is a phenomenon that has undergone various stages of development and has its roots in the furrow of the antagonist Italian political tradition of the 1970s. At the heart of self-managed social centers’ experience are the organizational principle of self-management and the promotion of the subjective dimension of social and political experience through forms of mutualism and cooperation. Today, self-managed social centers face new challenges that make it necessary to continually rethink the methods and strategies of intervention within a context characterized by growing inequalities and new uncertainties.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.