La recente crisi pandemica da Covid-19 spinge gli studiosi del territorio a riflettere sia sul futuro della città durante e dopo l’emergenza sanitaria, sia su come le crisi sanitarie urbane siano state affrontate nel passato. Questo contributo intende fornire una ricognizione storica del modo in cui le città definisco al loro interno spazi sanificati e spazi di esclusione della malattia, per poi concentrarsi su alcuni luoghi – lebbrosari, lazzaretti, sanatori, luoghi di quarantena – utilizzati per la separazione fisica dei soggetti ritenuti “pericolosi” dal punto di vista sanitario. In conclusione, l’articolo riflette sulla perdurante associazione fra esclusione urbana sanitaria ed esclusione sociale dei soggetti vulnerabili

Spazi sanificati: lebbrosari, lazzaretti e sanatori

Barberis, Eduardo
2021

Abstract

La recente crisi pandemica da Covid-19 spinge gli studiosi del territorio a riflettere sia sul futuro della città durante e dopo l’emergenza sanitaria, sia su come le crisi sanitarie urbane siano state affrontate nel passato. Questo contributo intende fornire una ricognizione storica del modo in cui le città definisco al loro interno spazi sanificati e spazi di esclusione della malattia, per poi concentrarsi su alcuni luoghi – lebbrosari, lazzaretti, sanatori, luoghi di quarantena – utilizzati per la separazione fisica dei soggetti ritenuti “pericolosi” dal punto di vista sanitario. In conclusione, l’articolo riflette sulla perdurante associazione fra esclusione urbana sanitaria ed esclusione sociale dei soggetti vulnerabili
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2689424
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