La Collana “Didattica e Ricerca – Quaderni della Scuola di Conservazione e Restauro” è un’iniziativa editoriale che vuole raccogliere questa sfida affrontando i diversi temi che la formazione in questo settore permette di sviluppare, non soltanto nello specifico quale terreno di intersezione tra le componenti storiche, scientifiche e tecniche, in grado di produrre conoscenza per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico, ma in quanto processo di memoria storica del nostro paese, espressione importante della società e dei mutamenti contemporanei e valore aggiunto per la crescita della nostra economia. La conservazione e il restauro, nell’ultimo secolo, hanno avuto approfondimenti, sperimentazioni, arricchimenti tecnici e metodologici e persino riassetti di principio dialetticamente vivaci e non solo non è mancato il dibattito, ma si è assistito ad un cambiamento radicale – teorico e pratico che ha visto un passaggio che potremmo definire schematicamente dal restauro come arte al restauro come scienza. La complessità dell’intreccio fra territorio, musei, paesaggio, iniziative culturali, istituzioni di formazione, infatti, è tanta e tale che, in un’era digitale e di innovazione dovremmo riuscire a definire un modello efficace per la gestione e la fruizione dei beni culturali, proponendo concrete modalità di razionalizzazione della spesa pubblica e privata nel campo della cultura; individuando ruoli e modelli strutturali di eventuali soggetti di intermediazione nella sua gestione e ridisegnando le funzioni conoscitive, di ricerca e di tutela del patrimonio culturale. Conservare e valorizzare i beni culturali vuol dire anche puntare su una formazione sempre più qualificata, per dare una risposta alla crisi economica e al futuro delle nuove generazioni, perché il patrimonio culturale può essere il vero nodo da cui ripartire per ricostruire il nostro paese e quindi è per tutti nell’interesse di tutti. La Collana accoglierà contenuti rivolti alla didattica sulle esperienze più significative in termini metodologici nell’ottica di una corretta formazione del conservatore-restauratore secondo diversi livelli di qualificazione europea, con un appuntamento quinquennale di sintesi delle tesi sviluppate dagli studenti presso la nostra Scuola, per dare traccia del loro contributo e della varietà dei temi trattati nell’ambito formativo. Dall’altra sarà rivolta alla ricerca nel settore della conservazione e del restauro nella sua accezione più ampia in un contesto nazionale e internazionale brevemente delineato. Il primo volume sarà un viaggio tra diverse esperienze didattiche che esprimono come l’interesse dell’Università degli Studi di Urbino per la conservazione e il restauro dei beni culturali risalga a molti anni prima che si sviluppasse tutto il dibattito sulla formazione specifica dei restauratori e sul loro ruolo professionale decretato, infine, dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio” nel 2004 e successivamente normato dai Decreti n.86 e n.87 nel 2009 .

I restauri del patrimonio artistico dell'Ateneo: un viaggio tra diverse esperienze didattiche

Baratin, Laura
2021

Abstract

La Collana “Didattica e Ricerca – Quaderni della Scuola di Conservazione e Restauro” è un’iniziativa editoriale che vuole raccogliere questa sfida affrontando i diversi temi che la formazione in questo settore permette di sviluppare, non soltanto nello specifico quale terreno di intersezione tra le componenti storiche, scientifiche e tecniche, in grado di produrre conoscenza per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico, ma in quanto processo di memoria storica del nostro paese, espressione importante della società e dei mutamenti contemporanei e valore aggiunto per la crescita della nostra economia. La conservazione e il restauro, nell’ultimo secolo, hanno avuto approfondimenti, sperimentazioni, arricchimenti tecnici e metodologici e persino riassetti di principio dialetticamente vivaci e non solo non è mancato il dibattito, ma si è assistito ad un cambiamento radicale – teorico e pratico che ha visto un passaggio che potremmo definire schematicamente dal restauro come arte al restauro come scienza. La complessità dell’intreccio fra territorio, musei, paesaggio, iniziative culturali, istituzioni di formazione, infatti, è tanta e tale che, in un’era digitale e di innovazione dovremmo riuscire a definire un modello efficace per la gestione e la fruizione dei beni culturali, proponendo concrete modalità di razionalizzazione della spesa pubblica e privata nel campo della cultura; individuando ruoli e modelli strutturali di eventuali soggetti di intermediazione nella sua gestione e ridisegnando le funzioni conoscitive, di ricerca e di tutela del patrimonio culturale. Conservare e valorizzare i beni culturali vuol dire anche puntare su una formazione sempre più qualificata, per dare una risposta alla crisi economica e al futuro delle nuove generazioni, perché il patrimonio culturale può essere il vero nodo da cui ripartire per ricostruire il nostro paese e quindi è per tutti nell’interesse di tutti. La Collana accoglierà contenuti rivolti alla didattica sulle esperienze più significative in termini metodologici nell’ottica di una corretta formazione del conservatore-restauratore secondo diversi livelli di qualificazione europea, con un appuntamento quinquennale di sintesi delle tesi sviluppate dagli studenti presso la nostra Scuola, per dare traccia del loro contributo e della varietà dei temi trattati nell’ambito formativo. Dall’altra sarà rivolta alla ricerca nel settore della conservazione e del restauro nella sua accezione più ampia in un contesto nazionale e internazionale brevemente delineato. Il primo volume sarà un viaggio tra diverse esperienze didattiche che esprimono come l’interesse dell’Università degli Studi di Urbino per la conservazione e il restauro dei beni culturali risalga a molti anni prima che si sviluppasse tutto il dibattito sulla formazione specifica dei restauratori e sul loro ruolo professionale decretato, infine, dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio” nel 2004 e successivamente normato dai Decreti n.86 e n.87 nel 2009 .
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2689756
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