La filosofia e il genocidio. Heidegger davanti al nazismo

Il saggio indaga il rapporto di Heidegger con il nazismo. La prospettiva che adopera è insieme ontologica e biopolitica. Ma il dialogo è con "Alcune riflessioni sulla filosofia dell'hitlerismo" di Lévinas. Il pensiero di Heidegger viene seguito nella svolta che conduce dall'analitica esistenziale alla questione dell'essere. Un particolare riguardo è offerto alla gettatezza dell'Esserci che Lévinas interpreta nei modi di un inchiodare l'uomo, al corpo proprio, alla sua falda biologica. Ma è nel campo della lotta della verità contro il proprio nemico, definito dalla disputa tra Platone e Heidegger tra il 1932 e il 1934, che il saggio cerca la personificazione del proprio problema. La verità che si erge contro la non verità. Il genocidio, quale potere della morte, nel duplice senso del genitivo, potere di niente, annientamento, è la sola parola che ha luogo quando la verità dell'essere non riflette il proprio destino nella storia.