Il contributo propone una riflessione sul tema della salute e sicurezza nel lavoro da remoto, con ciò riferendosi a quel lavoro a distanza di ultima generazione, di cui lo "smart working" rappresenta solo una delle tipologie. Benché la remotizzazione dell'attività liberi il lavoro dai ritmi produttivi rigidi e costrittivi propri della fabbrica industriale, diverse costrittività si stagliano comunque all'orizzonte, al punto da sollevare timori non trascurabili per la salute dei prestatori. Il legislatore non ne è parso, tuttavia, sufficientemente consapevole, perlomeno laddove ha disciplinato il lavoro a distanza, sollevando persino dubbi in merito all'applicabilità al caso di specie del testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Affermata, ad ogni modo, la piena operatività di quel testo normativo, il contributo procede a verificare nel dettaglio quali siano i soggetti, i metodi e il contenuto delle tutele predisposte per i lavoratori da remoto con riguardo a tutti gli aspetti sensibili della materia: strumenti e attrezzature di lavoro; luogo fisico di lavoro; conciliazione vita-lavoro; relazioni sociali e spazio "virtuale" di lavoro. La conclusione è che, in ultima analisi, la remotizzazione delle attività lavorative solleciti un ripensamento profondo della sicurezza nelle organizzazioni produttive con una revisione delle politiche aziendali e un maggior coinvolgimento delle stesse rappresentanze collettive, dalla cui partecipazione potrebbe in buona parte dipendere il rafforzamento degli standard di sicurezza di chi lavora secondo tali nuove nuove forme esecutive della prestazione.

Smart working e salute e sicurezza del lavoratore: soggetti, metodi e contenuti delle tutele

Piera Campanella
2021

Abstract

Il contributo propone una riflessione sul tema della salute e sicurezza nel lavoro da remoto, con ciò riferendosi a quel lavoro a distanza di ultima generazione, di cui lo "smart working" rappresenta solo una delle tipologie. Benché la remotizzazione dell'attività liberi il lavoro dai ritmi produttivi rigidi e costrittivi propri della fabbrica industriale, diverse costrittività si stagliano comunque all'orizzonte, al punto da sollevare timori non trascurabili per la salute dei prestatori. Il legislatore non ne è parso, tuttavia, sufficientemente consapevole, perlomeno laddove ha disciplinato il lavoro a distanza, sollevando persino dubbi in merito all'applicabilità al caso di specie del testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Affermata, ad ogni modo, la piena operatività di quel testo normativo, il contributo procede a verificare nel dettaglio quali siano i soggetti, i metodi e il contenuto delle tutele predisposte per i lavoratori da remoto con riguardo a tutti gli aspetti sensibili della materia: strumenti e attrezzature di lavoro; luogo fisico di lavoro; conciliazione vita-lavoro; relazioni sociali e spazio "virtuale" di lavoro. La conclusione è che, in ultima analisi, la remotizzazione delle attività lavorative solleciti un ripensamento profondo della sicurezza nelle organizzazioni produttive con una revisione delle politiche aziendali e un maggior coinvolgimento delle stesse rappresentanze collettive, dalla cui partecipazione potrebbe in buona parte dipendere il rafforzamento degli standard di sicurezza di chi lavora secondo tali nuove nuove forme esecutive della prestazione.
2021
978-88-230-2333-8
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