Prendendo le mosse dal paragrafo 72 della cosiddetta Lex Irnitana, nel quale è riportata la prassi giuridica necessaria alla manomissione di uno schiavo pubblico, l’articolo intende esaminare le relazioni che si instauravano tra i liberti publici e i loro patroni, vale a dire le città. In particolare, attraverso una serie di fonti epigrafiche, giuridiche e letterarie, la ricerca offre una panoramica sugli obblighi ai quali erano sottoposti gli ex schiavi pubblici nei confronti delle città, quali per esempio le operae e obsequium. Infine, particolare attenzione sarà rivolta alle testimonianze di atti evergetici promossi da schiavi e liberti pubblici a favore della collettività.

Cittadini come domini, cittadini come patroni. Rapporti tra servi publici e città prima e dopo la manomissione

LUCIANI, FRANCO
2017

Abstract

Prendendo le mosse dal paragrafo 72 della cosiddetta Lex Irnitana, nel quale è riportata la prassi giuridica necessaria alla manomissione di uno schiavo pubblico, l’articolo intende esaminare le relazioni che si instauravano tra i liberti publici e i loro patroni, vale a dire le città. In particolare, attraverso una serie di fonti epigrafiche, giuridiche e letterarie, la ricerca offre una panoramica sugli obblighi ai quali erano sottoposti gli ex schiavi pubblici nei confronti delle città, quali per esempio le operae e obsequium. Infine, particolare attenzione sarà rivolta alle testimonianze di atti evergetici promossi da schiavi e liberti pubblici a favore della collettività.
2017
978-2-7283-1240-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2694557
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