Il titolo di questo saggio mette al centro il termine “liberazione”, parola identificativa del pensiero di Freire, parola potente ed attuale, cogliendone però, immediatamente, il legame inscindibile con gli altri due termini: pratica e pensiero. Precisamente pratica “del pensiero”, producendo una sorta di ribaltamento concettuale, nel senso di considerare il pensiero dal punto di vista del suo esercizio attivo, operativo, come pratica, appunto e non, per così dire, nella sua datità o nella sua dimensione astratta. Tutta la pedagogia di Freire fa leva sull’idea che la liberazione sia il frutto di un processo intenzionale e complesso, che chiama in causa un’ampia sfera di dimensioni, di cui quella cognitiva è essenziale, in quanto la prassi liberatrice è possibile solo in presenza di riflessione, oltre che di azione. Il pensiero viene dunque inteso nella sua dimensione critica, proattiva, trasformativa. Il saggio sviluppa un ragionamento su questi termini prendendo spunto dalla concezione di Freire, in relazione all’attualità, meglio alla futuridade. Il nesso sotteso è, appunto, quello del contributo che la pedagogia è chiamata a offrire, rispetto alla politica, all’umanità, accendendo lo sguardo (anche della politica) sul futuro che appare così compromesso e determinato da tanti fronti.
Liberazione come pratica del pensiero
Maria-Chiara Michelini
2022
Abstract
Il titolo di questo saggio mette al centro il termine “liberazione”, parola identificativa del pensiero di Freire, parola potente ed attuale, cogliendone però, immediatamente, il legame inscindibile con gli altri due termini: pratica e pensiero. Precisamente pratica “del pensiero”, producendo una sorta di ribaltamento concettuale, nel senso di considerare il pensiero dal punto di vista del suo esercizio attivo, operativo, come pratica, appunto e non, per così dire, nella sua datità o nella sua dimensione astratta. Tutta la pedagogia di Freire fa leva sull’idea che la liberazione sia il frutto di un processo intenzionale e complesso, che chiama in causa un’ampia sfera di dimensioni, di cui quella cognitiva è essenziale, in quanto la prassi liberatrice è possibile solo in presenza di riflessione, oltre che di azione. Il pensiero viene dunque inteso nella sua dimensione critica, proattiva, trasformativa. Il saggio sviluppa un ragionamento su questi termini prendendo spunto dalla concezione di Freire, in relazione all’attualità, meglio alla futuridade. Il nesso sotteso è, appunto, quello del contributo che la pedagogia è chiamata a offrire, rispetto alla politica, all’umanità, accendendo lo sguardo (anche della politica) sul futuro che appare così compromesso e determinato da tanti fronti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.