Storicamente nel concetto di curricolo è possibile rintracciare un’istanza integrativa che ne ha segnato l’evoluzione nella direzione individuata dai fattori che sono stati avvertiti come più urgenti da conciliare – e che ancora oggi, dal nostro punto di vista, può contribuire a indirizzarla. Con riferimento al recente passato, per esempio, in nome de curricolo si ricercata l’integrazione tra libertà di progettazione e attendibilità e confrontabilità dei risultati conseguiti; tra socializzazione e alfabetizzazione (Frabboni, 1982); tra educazione e istruzione(Massa, 1987). Ai nostri giorni, l’istanza di integrazione riguarda soprattutto le opzioni metodologico-didattiche del fare scuola, in nome delle quali, come abbiamo accennato nel primo capitolo, si invoca il cambiamento di quest’ultima. Si tratta di opzioni polarizzate in termini antinomici:la linearità e la reticolarità dei percorsi formativi (Tagliagambe, 2006); l’orientamento dei modelli didattici verso il sapere formale e il sapere della pratica (Martini, 2018); la disciplinarità e l’interdisciplinarità delle attività didattiche. Il contributo cerca di chiarire perché e in che modo queste polarizzazioni possono essere integrate tra loro. Il saggio individua le ragioni dell’integrazione negli aspetti epistemologici del lavoro didattico, mentre avanza un’ipotesi sulle modalità di integrazione prospettando un modello di progettazione curricolare a topologia variabile e convergente rispetto alle finalità formative.
Verso un'ipotesi di curricolo integrato
Berta Martini
2020
Abstract
Storicamente nel concetto di curricolo è possibile rintracciare un’istanza integrativa che ne ha segnato l’evoluzione nella direzione individuata dai fattori che sono stati avvertiti come più urgenti da conciliare – e che ancora oggi, dal nostro punto di vista, può contribuire a indirizzarla. Con riferimento al recente passato, per esempio, in nome de curricolo si ricercata l’integrazione tra libertà di progettazione e attendibilità e confrontabilità dei risultati conseguiti; tra socializzazione e alfabetizzazione (Frabboni, 1982); tra educazione e istruzione(Massa, 1987). Ai nostri giorni, l’istanza di integrazione riguarda soprattutto le opzioni metodologico-didattiche del fare scuola, in nome delle quali, come abbiamo accennato nel primo capitolo, si invoca il cambiamento di quest’ultima. Si tratta di opzioni polarizzate in termini antinomici:la linearità e la reticolarità dei percorsi formativi (Tagliagambe, 2006); l’orientamento dei modelli didattici verso il sapere formale e il sapere della pratica (Martini, 2018); la disciplinarità e l’interdisciplinarità delle attività didattiche. Il contributo cerca di chiarire perché e in che modo queste polarizzazioni possono essere integrate tra loro. Il saggio individua le ragioni dell’integrazione negli aspetti epistemologici del lavoro didattico, mentre avanza un’ipotesi sulle modalità di integrazione prospettando un modello di progettazione curricolare a topologia variabile e convergente rispetto alle finalità formative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.