Negli ultimi anni, le università italiane hanno conosciuto una crescente integrazione con i loro contesti di riferimento svolgendo un ruolo di fondamentale importanza nei processi di sviluppo urbano e regionale (Amato et al. 2006, Bagnasco 2004, Lazzeroni 2014). Questa accresciuta relazione con il territorio si inscrive dentro a trasformazioni di ampia portata e viene esercitata attraverso forme di collaborazione e di scambio con attori pubblici e privati nel tentativo di rispondere alle istanze che emergono dal livello locale (Emanuel 2019). I rapporti tra atenei e territori appaiono particolarmente rilevanti nelle periferie regionali, dato il loro potenziale generativo in termini di innovazione e attenuazione degli squilibri (Lazzeroni 2019). Nelle aree marginali simili collaborazioni tendono a conoscere una certa inclinazione in favore dello sviluppo turistico, ad esempio, mediante la condivisione di conoscenze e strumenti utili a definire progetti di valorizzazione delle specificità dei territori. Questo contributo intende sottolineare il ruolo promotore e trainante che può essere svolto dalle università nella realizzazione di itinerari “lenti”, evidenziando il metodo di costruzione e gli strumenti che l’Ateneo di Urbino sta proponendo, a partire da ottobre 2020, in collaborazione con le Sezioni CAI-Montefeltro e CAI-Gubbio, per la realizzazione del “Cammino del Duca”. Un Cammino che attraversa l’appennino umbro-marchigiano, configurandosi come un progetto di turismo sostenibile, coerente con la SNAI e funzionale alle missioni dell’Ateneo. La realizzazione del Cammino è accompagnata da approfondimenti teorici ed empirici relativi a: i) l’analisi del contesto per l’individuazione dei principali trend socio-economici negli ultimi anni; ii) lo studio delle relazioni tra perifericità territoriale, domande di riconoscimento (Carrosio 2020) e dinamiche di consenso/dissenso verso progetti volti alla sostenibilità ambientale; iii) la definizione/applicazione di un modello di valutazione dell’impatto economico e sociale del Cammino mediante indagini qualitative (focus group e interviste semi-strutturate a testimoni privilegiati) e quantitative (rilevazioni condotte tramite questionario). A tali attività si somma la sperimentazione del tracciato attraverso iniziative organizzate dall’Ateneo con l’obiettivo di raccogliere indicazioni dai partecipanti, che includono anche momenti di trasmissione di conoscenze scientifiche e di interlocuzione con le comunità locali, in un processo di “costruzione itinerante” che possa favorire la condivisione nonché l’individuazione di siti, risorse e narrazioni da valorizzare nel Cammino stesso.
Il Cammino del Duca: un itinerario in costruzione tra università e territorio
Nico Bazzoli
Writing – Original Draft Preparation
;Mauro De Donatis;Elisa Lello;Filippo Martelli;Elena Vigano;Paolo Piacentini
2022
Abstract
Negli ultimi anni, le università italiane hanno conosciuto una crescente integrazione con i loro contesti di riferimento svolgendo un ruolo di fondamentale importanza nei processi di sviluppo urbano e regionale (Amato et al. 2006, Bagnasco 2004, Lazzeroni 2014). Questa accresciuta relazione con il territorio si inscrive dentro a trasformazioni di ampia portata e viene esercitata attraverso forme di collaborazione e di scambio con attori pubblici e privati nel tentativo di rispondere alle istanze che emergono dal livello locale (Emanuel 2019). I rapporti tra atenei e territori appaiono particolarmente rilevanti nelle periferie regionali, dato il loro potenziale generativo in termini di innovazione e attenuazione degli squilibri (Lazzeroni 2019). Nelle aree marginali simili collaborazioni tendono a conoscere una certa inclinazione in favore dello sviluppo turistico, ad esempio, mediante la condivisione di conoscenze e strumenti utili a definire progetti di valorizzazione delle specificità dei territori. Questo contributo intende sottolineare il ruolo promotore e trainante che può essere svolto dalle università nella realizzazione di itinerari “lenti”, evidenziando il metodo di costruzione e gli strumenti che l’Ateneo di Urbino sta proponendo, a partire da ottobre 2020, in collaborazione con le Sezioni CAI-Montefeltro e CAI-Gubbio, per la realizzazione del “Cammino del Duca”. Un Cammino che attraversa l’appennino umbro-marchigiano, configurandosi come un progetto di turismo sostenibile, coerente con la SNAI e funzionale alle missioni dell’Ateneo. La realizzazione del Cammino è accompagnata da approfondimenti teorici ed empirici relativi a: i) l’analisi del contesto per l’individuazione dei principali trend socio-economici negli ultimi anni; ii) lo studio delle relazioni tra perifericità territoriale, domande di riconoscimento (Carrosio 2020) e dinamiche di consenso/dissenso verso progetti volti alla sostenibilità ambientale; iii) la definizione/applicazione di un modello di valutazione dell’impatto economico e sociale del Cammino mediante indagini qualitative (focus group e interviste semi-strutturate a testimoni privilegiati) e quantitative (rilevazioni condotte tramite questionario). A tali attività si somma la sperimentazione del tracciato attraverso iniziative organizzate dall’Ateneo con l’obiettivo di raccogliere indicazioni dai partecipanti, che includono anche momenti di trasmissione di conoscenze scientifiche e di interlocuzione con le comunità locali, in un processo di “costruzione itinerante” che possa favorire la condivisione nonché l’individuazione di siti, risorse e narrazioni da valorizzare nel Cammino stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.