L'idealismo tedesco come problema critico. Riflessioni, fratture, permanenze

La categoria di “idealismo tedesco” non è più adeguata a definire la stagione della filosofia tedesca che viene canonicamente compresa tra Kant ed Hegel. Questa categoria è, infatti, viziata da una visione lineare e progressiva della storia della filosofia, che impedisce di cogliere le ramificazioni interne al pensiero tedesco dalla Rivoluzione Francese al Quarantotto. Tuttavia, l’“idealismo tedesco” può e deve essere ricollocato nella più ampia categoria di “filosofia classica tedesca”, per essere conservato come “problema”. Infatti, nella prospettiva dei suoi critici, l’idealismo tedesco doveva potersi dare come oggetto polemico compatto dal quale emanciparsi, al fine di rompere la continuità con una tradizione che aveva in Hegel il suo presunto culmine speculativo. Per questo la critica rappresenta un dispositivo concettuale decisivo, che nel suo progressivo evolversi, attraversa in modo carsico la filosofia classica tedesca, come sua componente essenziale e produttiva