L’ambito dei beni culturali è stato recentemente interessato da un processo di digitalizzazione che sta evolvendo e sta radicalmente modificando il significato di fruizione e valorizzazione. Nonostante le tecnologie e le sperimentazioni messe a servizio del settore siano in costante crescita, è ancora difficile definire il loro ruolo in un’ottica di ‘conservazione in digitale’. Il contributo propone un nuovo approccio alla progettazione delle pratiche conservative a partire dall’impiego dei dati digitali che un cantiere di restauro può produrre e alla loro diversa rappresentazione. Consapevoli che i processi tecnici di digitalizzazione non sono sufficienti all’ottenimento di una corretta conservazione, è necessario approfondire una ricerca in grado di proporre un approccio metodologico, organizzativo e procedurale per l’evoluzione della nuova conservazione. Il lavoro propone un flusso organizzato in tre livelli narrativi. Ognuno di questi impiega approcci specifici, al fine di rendere accessibile la documentazione digitale prodotta nell’ambito di cantieri di restauro aperti. L’obiettivo generale è quello di definire un nuovo indirizzo teorico, in grado di includere nel processo conservativo l’impiego delle recenti tecnologie in modo consapevole e gettare le basi per lo sviluppo dei lineamenti di una teoria inter- e multidisciplinare che guidi il futuro delle pratiche conservative secondo una logica digitale.

Open Conservation: tecniche di rappresentazione a supporto dell’iter conservativo

Francesca Gasparetto;Laura Baratin
2021

Abstract

L’ambito dei beni culturali è stato recentemente interessato da un processo di digitalizzazione che sta evolvendo e sta radicalmente modificando il significato di fruizione e valorizzazione. Nonostante le tecnologie e le sperimentazioni messe a servizio del settore siano in costante crescita, è ancora difficile definire il loro ruolo in un’ottica di ‘conservazione in digitale’. Il contributo propone un nuovo approccio alla progettazione delle pratiche conservative a partire dall’impiego dei dati digitali che un cantiere di restauro può produrre e alla loro diversa rappresentazione. Consapevoli che i processi tecnici di digitalizzazione non sono sufficienti all’ottenimento di una corretta conservazione, è necessario approfondire una ricerca in grado di proporre un approccio metodologico, organizzativo e procedurale per l’evoluzione della nuova conservazione. Il lavoro propone un flusso organizzato in tre livelli narrativi. Ognuno di questi impiega approcci specifici, al fine di rendere accessibile la documentazione digitale prodotta nell’ambito di cantieri di restauro aperti. L’obiettivo generale è quello di definire un nuovo indirizzo teorico, in grado di includere nel processo conservativo l’impiego delle recenti tecnologie in modo consapevole e gettare le basi per lo sviluppo dei lineamenti di una teoria inter- e multidisciplinare che guidi il futuro delle pratiche conservative secondo una logica digitale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2708193
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