Nel Cinquecento il Ducato di Urbino fu il luogo in cui si sviluppò la cosiddetta scuola matematica di Federico Commandino, considerata giustamente una delle forme più rappresentative di umanesimo scientifico, nonché uno dei motori principali della cosiddetta rivoluzione galileiana. Il clima culturale in cui la scuola commandiniana affonda le sue radici è individuabile nella grande stagione rinascimentale dei Montefeltro. In quest’epoca, grazie soprattutto al mecenatismo del duca Federico di Montefeltro e al grande cantiere del Palazzo Ducale, l’ambiente urbinate fu uno tra i centri italiani più dinamici e vitali del Rinascimento. In quegli anni, lungo la spalliera del sedile della facciata del Palazzo Ducale di Urbino vennero realizzate 72 formelle (bassorilievi in pietra) raffiguranti macchine di uso civile e militare. Esse, fortemente volute da Federico di Montefeltro, avevano lo scopo non solo di comunicare il potere “tecnologico” del Ducato, mediante rappresentazioni scultoree, ma anche di agire come strumento di divulgazione scientifica. Il libro raccoglie i seminari che si sono tenuti in occasione del ciclo dal titolo Fregio dell’arte della guerra. La peculiarità di questo libro è data dalla multidisciplinarietà dei saggi contenuti, la quale permette di collocare le formelle in un ampio quadro culturale consentendo sia di comprendere con occhi nuovi la genesi e il significato delle formelle sia di inserirle nel loro contesto storico di riferimento.
LIBRO DE VIVA PIETRA. Studi sul fregio della facciata del Palazzo Ducale di Urbino
Davide Pietrini;Pierluigi Graziani;Laerte Sorini
2023
Abstract
Nel Cinquecento il Ducato di Urbino fu il luogo in cui si sviluppò la cosiddetta scuola matematica di Federico Commandino, considerata giustamente una delle forme più rappresentative di umanesimo scientifico, nonché uno dei motori principali della cosiddetta rivoluzione galileiana. Il clima culturale in cui la scuola commandiniana affonda le sue radici è individuabile nella grande stagione rinascimentale dei Montefeltro. In quest’epoca, grazie soprattutto al mecenatismo del duca Federico di Montefeltro e al grande cantiere del Palazzo Ducale, l’ambiente urbinate fu uno tra i centri italiani più dinamici e vitali del Rinascimento. In quegli anni, lungo la spalliera del sedile della facciata del Palazzo Ducale di Urbino vennero realizzate 72 formelle (bassorilievi in pietra) raffiguranti macchine di uso civile e militare. Esse, fortemente volute da Federico di Montefeltro, avevano lo scopo non solo di comunicare il potere “tecnologico” del Ducato, mediante rappresentazioni scultoree, ma anche di agire come strumento di divulgazione scientifica. Il libro raccoglie i seminari che si sono tenuti in occasione del ciclo dal titolo Fregio dell’arte della guerra. La peculiarità di questo libro è data dalla multidisciplinarietà dei saggi contenuti, la quale permette di collocare le formelle in un ampio quadro culturale consentendo sia di comprendere con occhi nuovi la genesi e il significato delle formelle sia di inserirle nel loro contesto storico di riferimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.