La Collana “Didattica e Ricerca – Quaderni della Scuola di Conservazione e Restauro” è un’iniziativa editoriale che affronta temi specifici del settore. Il primo numero della Ricerca è dedicato alla pittrice Matilde Festa Piacentini (Roma 1890-1957), la cui vicenda, umana e professionale, fornisce un importante spunto di riflessione sulla condizione della donna artista nel secolo scorso. L’occasione è nata nel 2014, con l’arrivo al laboratorio della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università di Urbino Carlo Bo di un nucleo di 15 sue opere autografe, provenienti da una collezione privata. I dipinti sono stati oggetto di restauro, accompagnato e supportato da tecniche di rilievo e diagnostica per i Beni culturali. A ciò si è affiancata la sperimentazione di un sistema digitale di documentazione delle opere, per la loro conservazione. Parallelamente la ricerca storico artistica ha portato a scoprire un’artista di grande fascino e talento, vivace interprete della prima metà del Novecento, ingiustamente dimenticata dalla storia sia per ragioni politiche che, e forse principalmente, per misoginia. Il volume dà conto della biografia e dell’opera di Matilde Festa Piacentini, qui ricostruite per la prima volta da Francesca Bottacin con l’ausilio di un ricco corredo documentario e iconografico. Segue, a cura di Gaia Biondini, il catalogo dei dipinti di collezione privata, in gran parte inediti. Un significativo approfondimento viene poi dagli studi diagnostici effettuati da Paolo A.M. Triolo e dal saggio di Laura Baratin sulla documentazione digitale.
Matilde Festa Piacentini opere da una collezione privata. Studi e diagnostica
Francesca Bottacin
2022
Abstract
La Collana “Didattica e Ricerca – Quaderni della Scuola di Conservazione e Restauro” è un’iniziativa editoriale che affronta temi specifici del settore. Il primo numero della Ricerca è dedicato alla pittrice Matilde Festa Piacentini (Roma 1890-1957), la cui vicenda, umana e professionale, fornisce un importante spunto di riflessione sulla condizione della donna artista nel secolo scorso. L’occasione è nata nel 2014, con l’arrivo al laboratorio della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università di Urbino Carlo Bo di un nucleo di 15 sue opere autografe, provenienti da una collezione privata. I dipinti sono stati oggetto di restauro, accompagnato e supportato da tecniche di rilievo e diagnostica per i Beni culturali. A ciò si è affiancata la sperimentazione di un sistema digitale di documentazione delle opere, per la loro conservazione. Parallelamente la ricerca storico artistica ha portato a scoprire un’artista di grande fascino e talento, vivace interprete della prima metà del Novecento, ingiustamente dimenticata dalla storia sia per ragioni politiche che, e forse principalmente, per misoginia. Il volume dà conto della biografia e dell’opera di Matilde Festa Piacentini, qui ricostruite per la prima volta da Francesca Bottacin con l’ausilio di un ricco corredo documentario e iconografico. Segue, a cura di Gaia Biondini, il catalogo dei dipinti di collezione privata, in gran parte inediti. Un significativo approfondimento viene poi dagli studi diagnostici effettuati da Paolo A.M. Triolo e dal saggio di Laura Baratin sulla documentazione digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.