Il Benessere Bambino è una dimensione che non è esclusivamente dell’ infanzia, ma che appartiene all’ intero ciclo di vita dell’ individuo (Crocetti, 2008). Costituisce la base per lo sviluppo del bambino e la piena realizzazione delle potenzialità di crescita fisica e affettiva seguendo i propri desideri, le proprie aspirazioni, il proprio progetto ed esprimendo così la propria individualità, unicità e la propria natura. In una prospettiva psicopedagogica, la natura del bambino deve essere percepita, compresa e riconosciuta dall’ adulto come un non-essere-ancora e il bambino stesso come una potenzialità evolutiva, una progettualità indefinita sulla quale è compito dell’ adulto educatore o genitore impostare un progetto, che può essere più o meno appropriato. La soddisfazione dei bisogni del bambino è basilare per il benessere e per la crescita e Brazelton e Greenspan (2001) indicano «il bisogno di esperienze appropriate al grado di sviluppo» come uno dei sei bisogni irrinunciabili dei bambini per poter crescere e imparare. «I bambini postmoderni sono assai meno competenti di quanto i loro genitori e la società vorrebbero che fossero», ha scritto nel 1981 lo psicologo americano David Elkind. Sia l’ anticipazione che la posticipazione delle capacità del bambino conducono a pericolose forme di maltrattamento e sono fonti potenziali di malessere: attribuire al bambino capacità inferiori o superiori a quelle che egli effettivamente possiede significa porsi nella concreta impossibilità di percepire, comprendere, rispondere adeguatamente ai bisogni del bambino e di promuovere correttamente il suo sviluppo psicofisico. Questo fenomeno viene indagato, nel presente contributo, in due ricerche, descritte e discusse, condotte da Rizzardi, una sulle rappresentazioni parentali dello sviluppo psicomotorio e cognitivo del figlio dalla nascita fino all'età prescolare e l'altra sui differenti atteggiamenti educativi di madri ed educatrici di nido. Il saggio si conclude con alcune riflessioni sulla relazione molto stretta che lega la struttura temporale della ritmicità delle esperienze e della sintonizzazione affettiva al benessere del bambino come organizzatori dell'esperienza.
Benessere e Tempo: la prospettiva educativa
Mario Rizzardi;BARBARA TOGNAZZI
2023
Abstract
Il Benessere Bambino è una dimensione che non è esclusivamente dell’ infanzia, ma che appartiene all’ intero ciclo di vita dell’ individuo (Crocetti, 2008). Costituisce la base per lo sviluppo del bambino e la piena realizzazione delle potenzialità di crescita fisica e affettiva seguendo i propri desideri, le proprie aspirazioni, il proprio progetto ed esprimendo così la propria individualità, unicità e la propria natura. In una prospettiva psicopedagogica, la natura del bambino deve essere percepita, compresa e riconosciuta dall’ adulto come un non-essere-ancora e il bambino stesso come una potenzialità evolutiva, una progettualità indefinita sulla quale è compito dell’ adulto educatore o genitore impostare un progetto, che può essere più o meno appropriato. La soddisfazione dei bisogni del bambino è basilare per il benessere e per la crescita e Brazelton e Greenspan (2001) indicano «il bisogno di esperienze appropriate al grado di sviluppo» come uno dei sei bisogni irrinunciabili dei bambini per poter crescere e imparare. «I bambini postmoderni sono assai meno competenti di quanto i loro genitori e la società vorrebbero che fossero», ha scritto nel 1981 lo psicologo americano David Elkind. Sia l’ anticipazione che la posticipazione delle capacità del bambino conducono a pericolose forme di maltrattamento e sono fonti potenziali di malessere: attribuire al bambino capacità inferiori o superiori a quelle che egli effettivamente possiede significa porsi nella concreta impossibilità di percepire, comprendere, rispondere adeguatamente ai bisogni del bambino e di promuovere correttamente il suo sviluppo psicofisico. Questo fenomeno viene indagato, nel presente contributo, in due ricerche, descritte e discusse, condotte da Rizzardi, una sulle rappresentazioni parentali dello sviluppo psicomotorio e cognitivo del figlio dalla nascita fino all'età prescolare e l'altra sui differenti atteggiamenti educativi di madri ed educatrici di nido. Il saggio si conclude con alcune riflessioni sulla relazione molto stretta che lega la struttura temporale della ritmicità delle esperienze e della sintonizzazione affettiva al benessere del bambino come organizzatori dell'esperienza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.