Nei recenti processi di trasformazione dei media e delle forme di condivisione della conoscenza il ruolo del digitale è stato più volte oggetto di dibattito per le criticità che introduce nell’uso dei prodotti e nei processi comunicativi. Numerosi, in ambito espositivo, sono stati i progetti proposti per trasformare l’arte dell’esporre tra la fine degli anni Novanta e la prima decade del XXI secolo. È plausibile sostenere che, in quegli anni, l’inserimento di artefatti interattivi nei percorsi espositivi tradizionali abbia prevalentemente costituito una sperimentazione comunicativa, in cui studi sui comportamenti dei visitatori e usabilità degli artefatti interattivi non erano ancora elementi primari dell’attenzione dei progettisti. Questo contributo affronta le criticità di queste traiettorie ed espone gli esiti di uno sviluppo espositivo attivato e raffinato nel corso di diverse mostre, aventi per fulcro i disegni di Leonardo da Vinci. Attraverso la visualizzazione e l’interazione con repliche digitali di alcuni dei suoi lavori, contestualizzate in percorsi espositivi legati al periodo specifico della loro produzione, viene presentato un processo che culmina nella fruizione di un artefatto comunicativo digitale, accessibile tramite tavoli touch, e di una installazione fisica, in forma di macchina prospettica, tramite i quali gli artifici rappresentativi, i principi scientifici, le idee e le intuizioni di Leonardo hanno preso forma dinnanzi agli occhi dei visitatori del Museo Leonardiano a Vinci.
Comprendere il disegno di Leonardo: l’interazione tra artefatti reali e trasposizioni digitali nell’esperienza di visita nei percorsi museali
Garagnani, Simone;Martini, Berta
2023
Abstract
Nei recenti processi di trasformazione dei media e delle forme di condivisione della conoscenza il ruolo del digitale è stato più volte oggetto di dibattito per le criticità che introduce nell’uso dei prodotti e nei processi comunicativi. Numerosi, in ambito espositivo, sono stati i progetti proposti per trasformare l’arte dell’esporre tra la fine degli anni Novanta e la prima decade del XXI secolo. È plausibile sostenere che, in quegli anni, l’inserimento di artefatti interattivi nei percorsi espositivi tradizionali abbia prevalentemente costituito una sperimentazione comunicativa, in cui studi sui comportamenti dei visitatori e usabilità degli artefatti interattivi non erano ancora elementi primari dell’attenzione dei progettisti. Questo contributo affronta le criticità di queste traiettorie ed espone gli esiti di uno sviluppo espositivo attivato e raffinato nel corso di diverse mostre, aventi per fulcro i disegni di Leonardo da Vinci. Attraverso la visualizzazione e l’interazione con repliche digitali di alcuni dei suoi lavori, contestualizzate in percorsi espositivi legati al periodo specifico della loro produzione, viene presentato un processo che culmina nella fruizione di un artefatto comunicativo digitale, accessibile tramite tavoli touch, e di una installazione fisica, in forma di macchina prospettica, tramite i quali gli artifici rappresentativi, i principi scientifici, le idee e le intuizioni di Leonardo hanno preso forma dinnanzi agli occhi dei visitatori del Museo Leonardiano a Vinci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.