La campagna elettorale italiana del 2022 mostra una combinazione di elementi nuovi e consolidati nell’agenda pubblica. La conferma della convergenza tra le agende, già riscontrata nel 2018, suggerisce che nonostante la frammentazione del sistema dei media, si sviluppa un’agenda comune durante le elezioni. Questa agenda ha favorito i partiti che hanno messo al centro della loro proposta la lotta alla povertà, trascurando quelli che hanno costruito la propria identità politica attorno alla questione dell’immigrazione e alla sicurezza. Troviamo, invece, un comportamento diverso su Twitter (X), Musk), piattaforma fortemente coinvolta nella discussione politica, in cui i temi relativi ai diritti e quello del fascismo acquisiscono una dimensione più rilevante. Ci troviamo di fronte a una piattaforma online che si caratterizza per una forte attività conversazionale su temi polarizzanti, che non sempre convergono negli interessi più generali dell’agenda mediale, ma che costituiscono una sorta di propria agenda interna, con scarsi effetti di impatto sugli interessi più generali della intermedia agenda. Nel complesso, però, contrariamente ai timori di agende dissonanti a causa della frammentazione dell’offerta mediatica, la convergenza prevale sulla divergenza durante i periodi elettorali, con una ricomposizione tematica che si manifesta attraverso pochi rivoli distinti all’interno dei social media. Questa situazione differisce dalla cosiddetta «post-broadcast democracy».

L’AGENDA PUBBLICA DELLA CAMPAGNA 2022. POCHI TEMI PER TANTI ATTORI

Boccia Artieri, Giovanni;
2024

Abstract

La campagna elettorale italiana del 2022 mostra una combinazione di elementi nuovi e consolidati nell’agenda pubblica. La conferma della convergenza tra le agende, già riscontrata nel 2018, suggerisce che nonostante la frammentazione del sistema dei media, si sviluppa un’agenda comune durante le elezioni. Questa agenda ha favorito i partiti che hanno messo al centro della loro proposta la lotta alla povertà, trascurando quelli che hanno costruito la propria identità politica attorno alla questione dell’immigrazione e alla sicurezza. Troviamo, invece, un comportamento diverso su Twitter (X), Musk), piattaforma fortemente coinvolta nella discussione politica, in cui i temi relativi ai diritti e quello del fascismo acquisiscono una dimensione più rilevante. Ci troviamo di fronte a una piattaforma online che si caratterizza per una forte attività conversazionale su temi polarizzanti, che non sempre convergono negli interessi più generali dell’agenda mediale, ma che costituiscono una sorta di propria agenda interna, con scarsi effetti di impatto sugli interessi più generali della intermedia agenda. Nel complesso, però, contrariamente ai timori di agende dissonanti a causa della frammentazione dell’offerta mediatica, la convergenza prevale sulla divergenza durante i periodi elettorali, con una ricomposizione tematica che si manifesta attraverso pochi rivoli distinti all’interno dei social media. Questa situazione differisce dalla cosiddetta «post-broadcast democracy».
2024
978-88-15-38946-6
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2737214
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