Partendo dalla riflessione su se e come sia lecito riconoscere il paradigma antigoniano nella contemporaneità, il saggio coniuga le riflessioni teoriche sulle pratiche di lettura contemporanee e sulla necessità di reindirizzamento etico dei Cultural Studies alla prassi di rielaborazione della collocazione dei testi letterari “negletti”. Due i punti focali dell’operazione che rappresentano due fuochi di un’ellisse: il riconoscimento della finzione (meta)narrativa come evocazione della liminalità nel testo sofocleo, che può costituire un’isotopia narrativa e una conferma della correttezza dell’approccio critico legato anche dalla risposta estetica ai testi - e quindi consentire e anzi incoraggiare a riprendere pratiche di lettura anche ordinarie – e la riflessione filosofico politica legata ai concetti capitiniani di “prassi aperta” e “compresenza”, che consente una concezione della critica anche letteraria e della rielaborazione dei canoni non polarizzante. Un esempio in breve della forza della figura di Antigone come “simbolo vivo” è sussunto nella lettura del ciclo di racconti Menschenkinder di Lou Salomè.
Noi tutti siamo poeti ancor più di quanto siamo dotati di ragione : Antigone e la funzione politica di una lettura come prassi aperta
del zoppo
2021
Abstract
Partendo dalla riflessione su se e come sia lecito riconoscere il paradigma antigoniano nella contemporaneità, il saggio coniuga le riflessioni teoriche sulle pratiche di lettura contemporanee e sulla necessità di reindirizzamento etico dei Cultural Studies alla prassi di rielaborazione della collocazione dei testi letterari “negletti”. Due i punti focali dell’operazione che rappresentano due fuochi di un’ellisse: il riconoscimento della finzione (meta)narrativa come evocazione della liminalità nel testo sofocleo, che può costituire un’isotopia narrativa e una conferma della correttezza dell’approccio critico legato anche dalla risposta estetica ai testi - e quindi consentire e anzi incoraggiare a riprendere pratiche di lettura anche ordinarie – e la riflessione filosofico politica legata ai concetti capitiniani di “prassi aperta” e “compresenza”, che consente una concezione della critica anche letteraria e della rielaborazione dei canoni non polarizzante. Un esempio in breve della forza della figura di Antigone come “simbolo vivo” è sussunto nella lettura del ciclo di racconti Menschenkinder di Lou Salomè.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.