L’articolo 8 d.P.R. 448/1988 disciplina l’accertamento dell’età del minorenne imputato, prevedendo un obbligo per il giudice di disporre perizia in caso di incertezza sull’età anagrafica, con la presunzione di minore età qualora il dubbio persista. Tale normativa garantisce una protezione fondamentale per il minore, influenzando la competenza giurisdizionale, l’applicazione della speciale disciplina del rito minorile e il trattamento sanzionatorio. Il commento analizza i presupposti, le forme e i limiti dell’accertamento, evidenziando come la perizia, spesso invasiva, debba costituire una soluzione residuale a fronte di alternative probatorie meno traumatiche. Si sottolinea inoltre l’importanza di una valutazione multidisciplinare, che tenga conto di fattori fisici, psicologici e ambientali. La normativa affronta anche il problema del rifiuto del minore a sottoporsi all’accertamento, considerando legittime modalità coattive solo in casi eccezionali e compatibili con il rispetto dei diritti fondamentali del soggetto. Infine, la presunzione di minore età si presenta come una misura di salvaguardia ispirata al favor rei, garantendo che l’incertezza non possa penalizzare il minore, ma tutelandolo nell’applicazione delle norme processuali e sostanziali.
Commento all'art. 8
Gabrielli, Chiara
2024
Abstract
L’articolo 8 d.P.R. 448/1988 disciplina l’accertamento dell’età del minorenne imputato, prevedendo un obbligo per il giudice di disporre perizia in caso di incertezza sull’età anagrafica, con la presunzione di minore età qualora il dubbio persista. Tale normativa garantisce una protezione fondamentale per il minore, influenzando la competenza giurisdizionale, l’applicazione della speciale disciplina del rito minorile e il trattamento sanzionatorio. Il commento analizza i presupposti, le forme e i limiti dell’accertamento, evidenziando come la perizia, spesso invasiva, debba costituire una soluzione residuale a fronte di alternative probatorie meno traumatiche. Si sottolinea inoltre l’importanza di una valutazione multidisciplinare, che tenga conto di fattori fisici, psicologici e ambientali. La normativa affronta anche il problema del rifiuto del minore a sottoporsi all’accertamento, considerando legittime modalità coattive solo in casi eccezionali e compatibili con il rispetto dei diritti fondamentali del soggetto. Infine, la presunzione di minore età si presenta come una misura di salvaguardia ispirata al favor rei, garantendo che l’incertezza non possa penalizzare il minore, ma tutelandolo nell’applicazione delle norme processuali e sostanziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.