Il saggio esamina le origini storiche, l’organizzazione e il funzionamento delle commissioni permanenti di controllo della Camera dei Comuni del Parlamento britannico. Le ragioni di interesse dell’istituto sono due. In primo luogo la considerazione che, a differenza di quanto accade nel nostro sistema parlamentare, le commissioni permanenti nominate per l’intero arco della legislatura non sono impegnate nell’esercizio della funzione legislativa bensì nel controllo sull’operato dell’esecutivo. In secondo luogo la circostanza che – nell’ambito del Parlamento maggioritario per eccellenza – tali organi operino secondo una logica bipartisan. Il saggio ripercorre le ragioni teoriche che hanno portato alla creazione delle commissioni – accomunate dalla volontà di riequilibrare il rapporto tra Parlamento e Governo sbilanciato a favore del secondo – ed esamina i limiti emersi nel corso del loro funzionamento, prevalentemente connessi al controllo che l’esecutivo ha cercato di (ed è riuscito a) esercitare sulla composizione e sul funzionamento di tali collegi. Il quadro conclusivo è incerto: oscilla tra il riconoscimento dell’efficacia del controllo bipartisan sull’esecutivo svolto dalle departmental select committees e le difficoltà connesse alla definizione di uno spazio di azione pienamente indipendente dal Governo.
Il sistema dei departmental select committees della Camera dei Comuni: un caso di controllo parlamentare bipartisan?
ROSA, FRANCESCA
2005
Abstract
Il saggio esamina le origini storiche, l’organizzazione e il funzionamento delle commissioni permanenti di controllo della Camera dei Comuni del Parlamento britannico. Le ragioni di interesse dell’istituto sono due. In primo luogo la considerazione che, a differenza di quanto accade nel nostro sistema parlamentare, le commissioni permanenti nominate per l’intero arco della legislatura non sono impegnate nell’esercizio della funzione legislativa bensì nel controllo sull’operato dell’esecutivo. In secondo luogo la circostanza che – nell’ambito del Parlamento maggioritario per eccellenza – tali organi operino secondo una logica bipartisan. Il saggio ripercorre le ragioni teoriche che hanno portato alla creazione delle commissioni – accomunate dalla volontà di riequilibrare il rapporto tra Parlamento e Governo sbilanciato a favore del secondo – ed esamina i limiti emersi nel corso del loro funzionamento, prevalentemente connessi al controllo che l’esecutivo ha cercato di (ed è riuscito a) esercitare sulla composizione e sul funzionamento di tali collegi. Il quadro conclusivo è incerto: oscilla tra il riconoscimento dell’efficacia del controllo bipartisan sull’esecutivo svolto dalle departmental select committees e le difficoltà connesse alla definizione di uno spazio di azione pienamente indipendente dal Governo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.