A Urbino la vocazione per la cultura, per la sua creazione e trasmissione, emana dal cuore del Palazzo Ducale, costruito su precisi calcoli aritmo-geometrici che rinviano all’architettura vitruviana e alla matematica euclidea tanto esaltata dall’umanesimo scientifico urbinate, ma anche alla filosofia platonica: alla geometria che nel Timeo si fa concreta nel reale cosmico e terreno, tendendo a collegarsi alla visione di Atlantide, prototipo mitico di ogni “città ideale” successivamente pensata.

Prefazione al volume "Una città che non deve morire. Diego Fiumani, Carlo Bo e Giancarlo De Carlo per la rinascita di Urbino negli anni Sessanta"

Raffaella Santi
2024

Abstract

A Urbino la vocazione per la cultura, per la sua creazione e trasmissione, emana dal cuore del Palazzo Ducale, costruito su precisi calcoli aritmo-geometrici che rinviano all’architettura vitruviana e alla matematica euclidea tanto esaltata dall’umanesimo scientifico urbinate, ma anche alla filosofia platonica: alla geometria che nel Timeo si fa concreta nel reale cosmico e terreno, tendendo a collegarsi alla visione di Atlantide, prototipo mitico di ogni “città ideale” successivamente pensata.
2024
9788873267683
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