Il design della comunicazione è percepito oggi come una delle più immateriali tra le discipline del progetto: i suoi artefatti circolano sempre più in forma digitale, la produzione si è nel tempo allontanata dalla dimensione fisica. La digitalizzazione del mestiere è un fatto ormai assodato, e tuttavia il quadro sarebbe incompleto senon si tenesse conto dei diversi segnali (tra cui il più scontato è forse un diffuso ritorno alla stampa artigianale) che indicano una spinta irriducibile e contraria a ritrovare – o a reinventare – una fisicità del fare. Così, per esempio, se da un lato i progettisti sembrano aver «dimenticato» il proprio corpo nel definire le relazioni con il lavoro e con gli altri nel quotidiano, dall’altro si assiste a un aumento dell’attenzione verso le possibilità spaziali e performative della grafica, nell’ambito del progetto di situazione. Da qui l’idea di dedicare un numero di «Progetto grafico» a tutto ciò che nella comunicazione visiva si muove «intornoal corpo», a partire dalla sua espressione più immediata – l’approccio conoscitivo del corpo «dall’esterno», orientato alla rappresentazione –, estendendo poi l’indagine a un’esperienza più «interna» di questo rapporto, nei processi corporei e relazionali che si instaurano quotidianamente nelle pratiche professionali e nella didattica.

Progetto Grafico 31 Intorno al corpo

Pierini J;
2017

Abstract

Il design della comunicazione è percepito oggi come una delle più immateriali tra le discipline del progetto: i suoi artefatti circolano sempre più in forma digitale, la produzione si è nel tempo allontanata dalla dimensione fisica. La digitalizzazione del mestiere è un fatto ormai assodato, e tuttavia il quadro sarebbe incompleto senon si tenesse conto dei diversi segnali (tra cui il più scontato è forse un diffuso ritorno alla stampa artigianale) che indicano una spinta irriducibile e contraria a ritrovare – o a reinventare – una fisicità del fare. Così, per esempio, se da un lato i progettisti sembrano aver «dimenticato» il proprio corpo nel definire le relazioni con il lavoro e con gli altri nel quotidiano, dall’altro si assiste a un aumento dell’attenzione verso le possibilità spaziali e performative della grafica, nell’ambito del progetto di situazione. Da qui l’idea di dedicare un numero di «Progetto grafico» a tutto ciò che nella comunicazione visiva si muove «intornoal corpo», a partire dalla sua espressione più immediata – l’approccio conoscitivo del corpo «dall’esterno», orientato alla rappresentazione –, estendendo poi l’indagine a un’esperienza più «interna» di questo rapporto, nei processi corporei e relazionali che si instaurano quotidianamente nelle pratiche professionali e nella didattica.
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