Valeria Purcaro, archeologa e professoressa presso l’Università degli Studi di Urbino per un quarantennio, è stata una di quelle persone che non si dimenticano. La sua cultura, la sua affabilità, la sua serietà, la sua professionalità e la sua estrema bontà sono solo alcune delle qualità che la contraddistinguevano. Subito dopo la sua repentina e inaspettata scomparsa, come Centro Studi Vitruviani, ente di cui era vicepresidente, abbiamo pensato di dedicarle una giornata di studi incentrata sui temi di cui si era occupata durante tutta la sua attività scientifica: innanzitutto Fano, dall’età romana all’età moderna, poi il territorio marchigiano attraversato dalla via Flaminia e infine Cirene, la colonia greca in terra di Libia in cui si era formata, insieme a tanti colleghi dell’ateneo urbinate, come membro della missione diretta da Sandro Stucchi.

Ricordo di Valeria Purcaro

mei, oscar
2025

Abstract

Valeria Purcaro, archeologa e professoressa presso l’Università degli Studi di Urbino per un quarantennio, è stata una di quelle persone che non si dimenticano. La sua cultura, la sua affabilità, la sua serietà, la sua professionalità e la sua estrema bontà sono solo alcune delle qualità che la contraddistinguevano. Subito dopo la sua repentina e inaspettata scomparsa, come Centro Studi Vitruviani, ente di cui era vicepresidente, abbiamo pensato di dedicarle una giornata di studi incentrata sui temi di cui si era occupata durante tutta la sua attività scientifica: innanzitutto Fano, dall’età romana all’età moderna, poi il territorio marchigiano attraversato dalla via Flaminia e infine Cirene, la colonia greca in terra di Libia in cui si era formata, insieme a tanti colleghi dell’ateneo urbinate, come membro della missione diretta da Sandro Stucchi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2756112
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