Il contributo analizza le trasformazioni urbane e simboliche di Urbino durante il ventennio fascista, mettendo in luce come il regime abbia tentato di proiettare sul tessuto cittadino i propri progetti di legittimazione e di futuro. L’indagine si concentra su tre direttrici principali: la monumentalistica e la toponomastica legate al culto dei caduti, gli interventi nel campo del turismo e dell’istruzione – considerati pilastri dell’economia e della propaganda locale – e le infrastrutture civili e sociali realizzate o soltanto progettate. Attraverso l’analisi di progetti incompiuti, opere effimere e realizzazioni concrete, emerge una geografia fascista degli spazi urbani che intreccia retorica e pratiche quotidiane, tra ambizioni di modernizzazione e difficoltà economiche.
"Si lavora e più si lavorerà per il domani". Il programma fascista per Urbino
Amoreno Martellini
2024
Abstract
Il contributo analizza le trasformazioni urbane e simboliche di Urbino durante il ventennio fascista, mettendo in luce come il regime abbia tentato di proiettare sul tessuto cittadino i propri progetti di legittimazione e di futuro. L’indagine si concentra su tre direttrici principali: la monumentalistica e la toponomastica legate al culto dei caduti, gli interventi nel campo del turismo e dell’istruzione – considerati pilastri dell’economia e della propaganda locale – e le infrastrutture civili e sociali realizzate o soltanto progettate. Attraverso l’analisi di progetti incompiuti, opere effimere e realizzazioni concrete, emerge una geografia fascista degli spazi urbani che intreccia retorica e pratiche quotidiane, tra ambizioni di modernizzazione e difficoltà economiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


