“NOSTRA SIGNORA” di Riola. Riflessioni su Elissa Aalto tra realizzazione e autorialità.

IT L’attenzione su Elissa Aalto (1922-1994) negli ultimi tempi è stata decisamente rilevante: la mostra “AALTO - Alvar Aino Elissa. La dimensione umana del progetto”, appena conclusa al MAXXI, è stata l’occasione per condurre un ragionamento più ravvicinato sull’equilibrio, nelle sue opere, tra la mano di Alvar e quella delle due mogli. Anche l’evento “AALTO È-LISSA” tenutosi durante il Fuorisalone di Milano nell’aprile del 2024 – a cura di Lorenzo Gresleri e promosso dalla Associazione TERRITORI Narrative Italian Landscape – incentrato sui temi della tutela e della valorizzazione, ha contribuito ad alimentare una nuova stagione di approfondimenti sull’opera aaltiana, ponendo proprio l’accento sul lavoro di Elissa alla Chiesa di S. Maria Assunta di Riola; una storia che merita di essere indagata, per assegnarle un ruolo appropriato nelle vicende che ruotano intorno a questo caso studio. La realizzazione di quest’opera, già ampiamente nota, diventa il pretesto per approfondire la sua figura. Attraverso quanto si apprende dai documenti custoditi nel copioso corpo documentale, per la maggior parte inedito – presente negli Archivi A. Aalto Italia C.S.M.A – il ruolo della “signora Aalto” è sicuramente più complesso rispetto a quanto sinteticamente è riportato nella scheda del Censimento delle architetture dal 1945 ad oggi. Si rintraccia infatti chiaramente come sia una figura tutt’altro che secondaria, una regista attenta di tutto l’iter amministrativo, costruttivo e documentale. Nonostante questo, Elissa compare in tutti i carteggi ufficiali e nei documenti come la “signora Aalto”, una costola del marito, e mai come la professionista che coordina, decide e incide sull’opera. Nella prospettiva di un Piano di Conservazione e Gestione di questo unico esempio dello studio finlandese sul territorio nazionale, il contributo vuole mettere in luce il coinvolgimento della “Nostra Signora”, ponendo particolare attenzione al tema dell’autorialità come elemento di riflessione strutturale nel campo del restauro. EN The attention on Elissa Aalto (1922-1994) in recent times has been decidedly relevant: the exhibition "AALTO - Alvar Aino Elissa. The human dimension of the project", just concluded at MAXXI, was an opportunity to reflect on the balance in Aalto's works between the hand of Alvar and that of his two wives. Also, the event "AALTO È-LISSA" held during the Fuorisalone in Milan in April 2024 – curated by Lorenzo Gresleri and promoted by the TERRITORI Narrative Italian Landscape Association – focused on the issues of protection and enhancement, contributed to a new season of studies on Aalto’s work, highlighting specifically the Elissa’s work at the Church of S. Maria Assunta in Riola; a subject that deserves to be investigated, in order to assign her an appropriate role in the events around this case study. The construction of the church, already widely known, becomes the pretext to deepen her role. From the corpus of archival documents, mostly unpublished – present in the Archives A. Aalto Italia C.S.M.A – we learn that the role of "Mrs. Aalto" is certainly wider than what is summarized in the “Censimento delle architetture dal 1945 ad oggi”. In fact, it is clear that she is far from being a secondary figure, she’s a careful director of the entire administrative, constructive and documentary process. However, Elissa appears in all official communication and documents as the "Mrs. Aalto", a rib of her husband, and never as the professional who coordinates the work, taking important decisions. In the perspective of a Conservation and Management Plan for this unique example of the Finnish architect on the national territory, the contribution aims to highlight the involvement of "Our Lady," paying special attention to the issue of authorship as a crucial element in the field of architectural conservation.