Nell’ambito della cultura romantica ottocentesca del mondo slavo si intensifica l’interesse verso la tradizione folclorica orale conservatasi a lungo tra i ceti popolari. Questa riscoperta ispira anche il padre della letteratura russa moderna, Puškin, che recupera e rilegge questa tradizione nelle sue Fiabe in versi. In queste come nell’omonimo dramma incompiuto del poeta, Rusalka (1829-1832), compaiono figure acquatiche femminili, le rusalke, che assumono spesso tratti inquietanti perseguendo scopi vendicativi nei confronti di uomini che le hanno abbandonate. La Rusalka puškiniana è soltanto un esempio dei tanti spiriti femminili che popolano il folclore slavo e sono entrati nel mondo letterario russo e slavo in generale e che addirittura possono trovare dei rimandi diretti perfino nelle pratiche magiche femminili rievocate in alcune gramoty novgorodiane. Dalla nota Baba Jaga alle streghe protagoniste di alcuni racconti di ambiente ucraino di Gogol’, fino al racconto La strega di Čechov e al romanzo Il maestro e Margherita di Bulgakov, con la descrizione del sabba presieduto dalla moderna strega Margarita, il presente contributo si propone di ricostruire, attraverso opere scelte, i ruoli e i mutamenti di queste figure soprannaturali nella cultura slava e in particolare nella letteratura russa, al fine di evidenziare come, alla base della costituzione di un epos nazionale fondato notoriamente sui bogatyri e perfino come modelli per scrittori contemporanei, vi siano proprio le figure di queste streghe o demoni femminili.

Streghe, Rusalke e Baba Jaga: inquietanti presenze femminili nella cultura slava.

Traini Cheti
2025

Abstract

Nell’ambito della cultura romantica ottocentesca del mondo slavo si intensifica l’interesse verso la tradizione folclorica orale conservatasi a lungo tra i ceti popolari. Questa riscoperta ispira anche il padre della letteratura russa moderna, Puškin, che recupera e rilegge questa tradizione nelle sue Fiabe in versi. In queste come nell’omonimo dramma incompiuto del poeta, Rusalka (1829-1832), compaiono figure acquatiche femminili, le rusalke, che assumono spesso tratti inquietanti perseguendo scopi vendicativi nei confronti di uomini che le hanno abbandonate. La Rusalka puškiniana è soltanto un esempio dei tanti spiriti femminili che popolano il folclore slavo e sono entrati nel mondo letterario russo e slavo in generale e che addirittura possono trovare dei rimandi diretti perfino nelle pratiche magiche femminili rievocate in alcune gramoty novgorodiane. Dalla nota Baba Jaga alle streghe protagoniste di alcuni racconti di ambiente ucraino di Gogol’, fino al racconto La strega di Čechov e al romanzo Il maestro e Margherita di Bulgakov, con la descrizione del sabba presieduto dalla moderna strega Margarita, il presente contributo si propone di ricostruire, attraverso opere scelte, i ruoli e i mutamenti di queste figure soprannaturali nella cultura slava e in particolare nella letteratura russa, al fine di evidenziare come, alla base della costituzione di un epos nazionale fondato notoriamente sui bogatyri e perfino come modelli per scrittori contemporanei, vi siano proprio le figure di queste streghe o demoni femminili.
2025
979-12-5544-086-4
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