Nella responsabilità della classe dirigente comunista di aver dato minore spazio alla valorizzazione del ruolo femminile nel processo di opposizione al fascismo e successiva democratizzazione del paese, va annoverato anche il caso delle attiviste clandestine, in patria o in esilio. Il Casellario Politico Centrale (CPC) ha schedato un numero cospicuo di “propagandiste comuniste” che a vario titolo hanno svolto compiti e azioni dirette a contrastare il regime. L’antifascismo femminile è diventato oggetto della storiografia in tempi più recenti andando a colmare un vuoto “colpevole” da parte di chi voleva scrivere quella storia solo al maschile.
Le “propagandiste comuniste”. Antifasciste, esuli, clandestine
Anna Tonelli
2025
Abstract
Nella responsabilità della classe dirigente comunista di aver dato minore spazio alla valorizzazione del ruolo femminile nel processo di opposizione al fascismo e successiva democratizzazione del paese, va annoverato anche il caso delle attiviste clandestine, in patria o in esilio. Il Casellario Politico Centrale (CPC) ha schedato un numero cospicuo di “propagandiste comuniste” che a vario titolo hanno svolto compiti e azioni dirette a contrastare il regime. L’antifascismo femminile è diventato oggetto della storiografia in tempi più recenti andando a colmare un vuoto “colpevole” da parte di chi voleva scrivere quella storia solo al maschile.| File | Dimensione | Formato | |
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