Il saggio propone una ricostruzione critica della storia di Internet in Italia, attraverso un approccio multidimensionale che intreccia prospettive tecnologiche, politiche, economiche, istituzionali, culturali e di agency. Superando la visione globalizzata e spesso USA-centrica delle narrazioni sul digitale, l’autore esplora le specificità italiane della “via al digitale”, mettendo in luce la dialettica tra innovazione e resistenza, decentralizzazione e controllo, utopia partecipativa e centralizzazione delle piattaforme. A partire da una lettura di Internet come dispositivo relazionale, il testo mostra come la rete si configuri in Italia come spazio di tensione tra libertà comunicativa e processi di regolamentazione politica ed economica, tra sperimentazione tecnologica e discontinuità industriale. Attraverso l’analisi delle esperienze pionieristiche (Olivetti, GARR, BBS), delle politiche pubbliche, delle pratiche di partecipazione e della cultura cyber italiana, il contributo mette in evidenza i tratti distintivi di un percorso nazionale frammentato ma fertile, segnato da momenti di innovazione diffusa e di rielaborazione culturale locale. In chiusura, l’autore avanza la proposta di istituire un archivio storico nazionale di Internet come strumento di memoria e ricerca per comprendere la specificità italiana nel più ampio contesto della rivoluzione digitale.
La via italiana al digitale. Storia e culture Internet in Italia: una prospettiva multidimensionale.
Giovanni Boccia Artieri
2025
Abstract
Il saggio propone una ricostruzione critica della storia di Internet in Italia, attraverso un approccio multidimensionale che intreccia prospettive tecnologiche, politiche, economiche, istituzionali, culturali e di agency. Superando la visione globalizzata e spesso USA-centrica delle narrazioni sul digitale, l’autore esplora le specificità italiane della “via al digitale”, mettendo in luce la dialettica tra innovazione e resistenza, decentralizzazione e controllo, utopia partecipativa e centralizzazione delle piattaforme. A partire da una lettura di Internet come dispositivo relazionale, il testo mostra come la rete si configuri in Italia come spazio di tensione tra libertà comunicativa e processi di regolamentazione politica ed economica, tra sperimentazione tecnologica e discontinuità industriale. Attraverso l’analisi delle esperienze pionieristiche (Olivetti, GARR, BBS), delle politiche pubbliche, delle pratiche di partecipazione e della cultura cyber italiana, il contributo mette in evidenza i tratti distintivi di un percorso nazionale frammentato ma fertile, segnato da momenti di innovazione diffusa e di rielaborazione culturale locale. In chiusura, l’autore avanza la proposta di istituire un archivio storico nazionale di Internet come strumento di memoria e ricerca per comprendere la specificità italiana nel più ampio contesto della rivoluzione digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


