La recente legge sugli oratori come segno di cambiamento in atto della politica sociale dello stato italiano

La legge n. 206/2003, sul riconoscimento della funzione sociale svolta dagli oratori cattolici e dagli enti che svolgono attività similari, come anche sulla valorizzazione del loro ruolo, rappresenta la continuazione e il primo completamento di un nuovo percorso che lo Stato promuove per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali. Questo nuovo iter permette di dare rilievo giuridico ad una dimensione sociale e territoriale nella quale si svolge un prezioso e insostituibile lavoro di formazione e di aiuto allo sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza; in particolare l’attività di oratorio, qualificata come modalità particolare di assistenza ai giovani. Nel rilevare i caratteri della previsione legislativa, si coglie la sensibilità e la valorizzazione che l’ordinamento statale dimostra verso gli interventi di matrice ecclesiale cattolica legati alla dimensione sociale ed educativa, verso i giovani, in una realtà sociale particolarmente problematica come quella contemporanea.