Il cristianesimo antico ha combattuto una difficile battaglia contro le dottrine diteiste e dualiste dei suoi tenaci avversari per far prevalere l’idea della continuità e della conciliazione fra Antico e Nuovo Testamento, fra il Creatore e il Redentore, fra Dio e mondo, fra la nutura divina e natura umana in Cristo, fra anima e corpo nell’uomo, fra grazia di Dio e libertà dell’uomo. Infine ha potuto definire un pensiero antropologico, saldamente ancorato al fondamento biblico, elaborato e razionalizzato con l’ausilio delle categorie e del linguaggio della filosofia ellenistica, grazie alla quale la c hiesa si è potuta muovere incontro alle scienze moderne, che, pur avendo delineato un concetto di persona profondamente rinnovato, riconoscono il valore della storia anche su questo tema.
L'antropologia nel Cristianesimo antico
GORI, FRANCO
2007
Abstract
Il cristianesimo antico ha combattuto una difficile battaglia contro le dottrine diteiste e dualiste dei suoi tenaci avversari per far prevalere l’idea della continuità e della conciliazione fra Antico e Nuovo Testamento, fra il Creatore e il Redentore, fra Dio e mondo, fra la nutura divina e natura umana in Cristo, fra anima e corpo nell’uomo, fra grazia di Dio e libertà dell’uomo. Infine ha potuto definire un pensiero antropologico, saldamente ancorato al fondamento biblico, elaborato e razionalizzato con l’ausilio delle categorie e del linguaggio della filosofia ellenistica, grazie alla quale la c hiesa si è potuta muovere incontro alle scienze moderne, che, pur avendo delineato un concetto di persona profondamente rinnovato, riconoscono il valore della storia anche su questo tema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.