Il testo fa riferimento alla diffusione di una molteplicità di nuove forme familiari, unipersonali, unigenitoriali, di fatto, ricostituite, queste ultime a loro volta frammentate in una pluralità di sottotipi, le convivenze more uxorio, le relazioni di tipo LAT living apart together, può essere vista sia come effetto, sia come causa dell’accertato indebolimento della dimensione istituzionale della famiglia. A sua volta, la de-istituzionalizzazione viene correlata con i cambiamenti del diritto, che a loro volta esercitano un ruolo attivo nell’alimentare ulteriormente tali processi. L’eccezionale incremento registrato dalle rotture di unione nel mondo occidentale negli ultimi decenni è un dato immediatamente indicativo del drastico indebolimento della norma tradizionale che subordinava i coniugi al vincolo matrimoniale e del contemporaneo prevalere di una nuova norma sociale, che prevede l’autodeterminazione della coppia e anche dei singoli coniugi al suo interno. Il divorzio è stato introdotto in tutte le legislazioni europee in cui non era ammesso e dappertutto il suo ottenimento è stato reso più facile e rapido: sono stati abbreviati i termini, sono state introdotte forme di divorzio consensuale o anche di divorzio unilaterale su domanda, e i coniugi sono anche in grado, ormai, di determinare autonomamente le condizioni e gli effetti del divorzio o della separazione tra loro (ma il punto è controverso e l’autonomia non si estende comunque alle decisioni riguardanti i minori). Questo atteggiamento astensionistico è stato certamente alimentato da una nuova visione delle dissoluzioni delle unioni, che se in passato erano considerate univocamente in maniera negativa e patologica, ora sono interpretate più positivamente, sino al punto che oggi la rottura matrimoniale è talvolta considerata come una manifestazione di buona salute per l’istituzione familiare poiché consente agli individui di uscire da un matrimonio ormai fallito e di costruire una nuova famiglia. La separazione legale e il divorzio si situano quindi sotto il segno della privatizzazione per la maggior parte dei coniugi e sotto quello della consapevole autoregolazione per una parte forse minoritaria ma consistente.

La regolazione giuridica della vita familiare: un'evoluzione controversa

MAGGIONI, GUIDO
2007

Abstract

Il testo fa riferimento alla diffusione di una molteplicità di nuove forme familiari, unipersonali, unigenitoriali, di fatto, ricostituite, queste ultime a loro volta frammentate in una pluralità di sottotipi, le convivenze more uxorio, le relazioni di tipo LAT living apart together, può essere vista sia come effetto, sia come causa dell’accertato indebolimento della dimensione istituzionale della famiglia. A sua volta, la de-istituzionalizzazione viene correlata con i cambiamenti del diritto, che a loro volta esercitano un ruolo attivo nell’alimentare ulteriormente tali processi. L’eccezionale incremento registrato dalle rotture di unione nel mondo occidentale negli ultimi decenni è un dato immediatamente indicativo del drastico indebolimento della norma tradizionale che subordinava i coniugi al vincolo matrimoniale e del contemporaneo prevalere di una nuova norma sociale, che prevede l’autodeterminazione della coppia e anche dei singoli coniugi al suo interno. Il divorzio è stato introdotto in tutte le legislazioni europee in cui non era ammesso e dappertutto il suo ottenimento è stato reso più facile e rapido: sono stati abbreviati i termini, sono state introdotte forme di divorzio consensuale o anche di divorzio unilaterale su domanda, e i coniugi sono anche in grado, ormai, di determinare autonomamente le condizioni e gli effetti del divorzio o della separazione tra loro (ma il punto è controverso e l’autonomia non si estende comunque alle decisioni riguardanti i minori). Questo atteggiamento astensionistico è stato certamente alimentato da una nuova visione delle dissoluzioni delle unioni, che se in passato erano considerate univocamente in maniera negativa e patologica, ora sono interpretate più positivamente, sino al punto che oggi la rottura matrimoniale è talvolta considerata come una manifestazione di buona salute per l’istituzione familiare poiché consente agli individui di uscire da un matrimonio ormai fallito e di costruire una nuova famiglia. La separazione legale e il divorzio si situano quindi sotto il segno della privatizzazione per la maggior parte dei coniugi e sotto quello della consapevole autoregolazione per una parte forse minoritaria ma consistente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/1883442
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