“Amarti ora e sempre”, sono le suggestive parole con le quali il Poeta Gabriele d’Annunzio dedica ad Eleonora Duse la copia originale della tragedia Francesca da Rimini, suggellando con tali versi la passione intellettuale e artistica che lo univa alla Divina e, al tempo stesso, il legame “ideale” fra due donne e due destini, Eleonora e Francesca. Francesca da Rimini è stata “La prima donna viva e vera apparsa sull’orizzonte poetico de’ tempi moderni” (Francesco de Sanctis), protagonista del dramma Immortalato da poeti e scrittori, nelle diverse epoche, creatura immortale consegnata ai posteri da Dante, simbolo dell’amore romantico, “donna e non altro che donna”. Eleonora Duse, mito immortale del teatro italiano, è fra tutte le attrici teatrali la più espressiva, la più vera, quella che più di ogni altra ha saputo lasciare il segno sul mondo culturale del suo tempo. Il suo percorso individuale rivoluzionò il teatro: l’intensità delle sue interpretazioni e lo stile recitativo scarno, privo di enfasi declamatoria, rappresentarono il primo passo verso la recitazione moderna. Così come la Francesca da Rimini, è riconosciuta un’opera fondamentale verso l’ideale rinnovamento della scena italiana. D’Annunzio diede della tragica storia una versione fascinosa, fra inquietudine, sensualità, lussuria e ferocia delle armi.
Amarti ora e sempre. Eleonora Duse e Francesca da Rimini.
MARCHETTI, BIANCA MARIA
2006
Abstract
“Amarti ora e sempre”, sono le suggestive parole con le quali il Poeta Gabriele d’Annunzio dedica ad Eleonora Duse la copia originale della tragedia Francesca da Rimini, suggellando con tali versi la passione intellettuale e artistica che lo univa alla Divina e, al tempo stesso, il legame “ideale” fra due donne e due destini, Eleonora e Francesca. Francesca da Rimini è stata “La prima donna viva e vera apparsa sull’orizzonte poetico de’ tempi moderni” (Francesco de Sanctis), protagonista del dramma Immortalato da poeti e scrittori, nelle diverse epoche, creatura immortale consegnata ai posteri da Dante, simbolo dell’amore romantico, “donna e non altro che donna”. Eleonora Duse, mito immortale del teatro italiano, è fra tutte le attrici teatrali la più espressiva, la più vera, quella che più di ogni altra ha saputo lasciare il segno sul mondo culturale del suo tempo. Il suo percorso individuale rivoluzionò il teatro: l’intensità delle sue interpretazioni e lo stile recitativo scarno, privo di enfasi declamatoria, rappresentarono il primo passo verso la recitazione moderna. Così come la Francesca da Rimini, è riconosciuta un’opera fondamentale verso l’ideale rinnovamento della scena italiana. D’Annunzio diede della tragica storia una versione fascinosa, fra inquietudine, sensualità, lussuria e ferocia delle armi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.