Nello studio dei principali fenomeni sociali, la struttura e l’evoluzione delle reti di relazioni tra attori sociali ha indubbiamente un ruolo fondamentale. Il concetto di capitale sociale, che è ormai usato per spiegare molti fenomeni, testimonia proprio il fatto che per comprendere le regolarità che si manifestano a macro-livello occorre far riferimento alle dinamiche relazionali che si stabiliscono a micro-livello. In che modo studiare e, soprattutto, formalizzare e generalizzare i risultati delle ricerche empiriche che analizzano questo rapporto? Le tecniche matematiche classiche non sono adeguate, in quanto in ogni momento le interazioni che si stabiliscono tra attori sociali dipendono da fattori individuali, casuali e soprattutto dalla esperienze passate e dalle precedenti configurazioni delle reti sociali.. I modelli di simulazione possono superare i limiti della matematica classica, poiché consentono di costruire delle “società virtuali”, attraverso le quali condurre esperimenti in corrispondenza di diverse ipotesi. Gli agenti possono rappresentare persone (consumatori, venditori o elettori), ma anche gruppi sociali come famiglie, aziende, istituzioni o nazioni. Si parte con alcune assunzioni riguardo al comportamento degli agenti e si usa il computer per simulare e generare “storie” che rivelano le conseguenze dinamiche di tali assunzioni. In questo modo è possibile investigare gli effetti a livello macro che si sviluppano dalle azioni e dalle interazioni stabilite a livello micro dagli agenti. L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare qual è e quale potrà essere in futuro la funzione dei modelli multi-agente nello studio delle reti sociali. Esaminando alcuni modelli particolarmente significativi, verranno evidenziati i punti di forza e i limiti di queste nuove tecniche.

Reti sociali e modelli multi-agente

MORETTI, SABRINA
2006

Abstract

Nello studio dei principali fenomeni sociali, la struttura e l’evoluzione delle reti di relazioni tra attori sociali ha indubbiamente un ruolo fondamentale. Il concetto di capitale sociale, che è ormai usato per spiegare molti fenomeni, testimonia proprio il fatto che per comprendere le regolarità che si manifestano a macro-livello occorre far riferimento alle dinamiche relazionali che si stabiliscono a micro-livello. In che modo studiare e, soprattutto, formalizzare e generalizzare i risultati delle ricerche empiriche che analizzano questo rapporto? Le tecniche matematiche classiche non sono adeguate, in quanto in ogni momento le interazioni che si stabiliscono tra attori sociali dipendono da fattori individuali, casuali e soprattutto dalla esperienze passate e dalle precedenti configurazioni delle reti sociali.. I modelli di simulazione possono superare i limiti della matematica classica, poiché consentono di costruire delle “società virtuali”, attraverso le quali condurre esperimenti in corrispondenza di diverse ipotesi. Gli agenti possono rappresentare persone (consumatori, venditori o elettori), ma anche gruppi sociali come famiglie, aziende, istituzioni o nazioni. Si parte con alcune assunzioni riguardo al comportamento degli agenti e si usa il computer per simulare e generare “storie” che rivelano le conseguenze dinamiche di tali assunzioni. In questo modo è possibile investigare gli effetti a livello macro che si sviluppano dalle azioni e dalle interazioni stabilite a livello micro dagli agenti. L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare qual è e quale potrà essere in futuro la funzione dei modelli multi-agente nello studio delle reti sociali. Esaminando alcuni modelli particolarmente significativi, verranno evidenziati i punti di forza e i limiti di queste nuove tecniche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/1884255
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