Il volume raccoglie una serie di saggi, scritti in onore della Prof.ssa Isa Marchini in occasione della conclusione del suo percorso accademico, come segno di affetto da parte di coloro che le sono stati accanto nel corso della sua vita universitaria e come atto di stima e riconoscimento per la sua lunga e feconda esperienza di studiosa e ricercatrice. Il capitolo è strutturato in diversi paragrafi di seguito dettagliati: Etica, economia, responsabilità sociale d’impresa. Un quadro concettuale; Gestione socialmente responsabile dell’impresa e dell’azienda; Riferimenti alla responsabilità sociale ed etica d’impresa nella dottrina economico-aziendale; La responsabilità sociale dell’imprenditore; Dimensioni e strumenti di gestione socialmente responsabile nelle piccole imprese. Le risultanze di alcune ricerche empiriche; Conclusioni; Bibliografia. All’interno dell’opera il contributo di Del Baldo si focalizza sul ruolo dei piccoli imprenditori nella diffusione della filosofia e degli strumenti di gestione socialmente ed eticamente responsabile e, attraverso un’analisi della letteratura nazionale ed internazionale, a cui fa seguito la presentazione dei risultati di una prima indagine esplorativa condotta su un campione di PMI, sottolinea come il contributo delle imprese minori sia tutt’altro che trascurabile, nonostante la prevalenza di prassi ancora informali, ma autentiche. Sul concetto di gestione socialmente responsabile d’impresa numerosi contributi hanno sviluppato il dibattito sul rapporto fra etica ed economia e condotto alla maturazione di una sensibilità che da qualche tempo è entrata nella prassi aziendale. L’impegno sociale trova ambiti applicativi, sia tra le grandi, che tra le piccole imprese. Queste ultime, pur non raggiungendo l’ampiezza dei rapporti e la “soglia di interessi” delle maggiori, incidono profondamente sul quel micro tessuto che è la cellula vitale di ogni ambiente socio- economico. Le analisi empiriche sinora condotte dimostrano come, accanto ad una RSI istituzionalizzata, comunicata e formale, esista un diffuso impegno tacito. L’impegno è tanto concreto quanto spesso inconsapevole e invisibile. Le piccole imprese continuano a privilegiare forme spontanee e prassi informali, ossia agiscono prescindendo dalla consapevolezza della RSIe dei suoi strumenti. Codici etici e bilanci sociali non sono ancora diffusamente utilizzati per concepire, individuare e fare riconoscere politiche di governo aziendale socialmente responsabile. Gli imprenditori intuiscono le potenzialità della gestione socialmente responsabile, ma non sono ancora pronti a comunicarla e devono sperimentare, in tale senso, un processo di progressiva maturazione culturale, che può essere stimolato dalla stessa conoscenza di esempi di eccellenza, in grado di produrre un effetto emulativo a cui i piccoli imprenditori sono particolarmente sensibili. Le piccole e medie imprese dovranno con più consapevolezza identificare le vie e gli strumenti per rafforzare le relazioni positive con i propri stakeholder, comprendere gli effetti sulle performance aziendali degli investimenti in responsablità sociale, così come la ricerca dovrà essere capace di meglio identificare i comportamenti virtuosi delle piccole imprese, estremamente ricchi, quanto spesso sommersi. Per riconoscere in modo oggettivo i comportamenti etici delle piccole imprese non sembrano essere efficaci, né l’approccio restrittivo, che reputa necessaria l’adozione di strumenti di Rsi solo da parte di imprese di grandi dimensione, né quello estensivo, bensì è opportuna una griglia di soluzioni semplici e facoltative di autoregolamentazione per comunicare il social statement commitment, tarate sulle specificità delle piccole imprese. In definitiva, l’evoluzione della Rsi nelle piccole imprese passa attraverso l’approfondimento del trinomio consapevolezza-sistematicità-comunicazione. L’imprenditorialità che in esse si esprime possiede indiscutibili pregi, fatti di radicamento e di relazione, di enfasi sulla persona nei rapporti con gli interlocutori interni ed esterni, di flessibilità di fronte ai mutamenti sociali. La responsabilità sociale silenziosa appartiene al dna di tanti piccoli imprenditori, più avvezzi a fare che a farlo sapere e, forse, anche più gratuita, ma le voci di coloro che iniziano a testimoniare i risultati del proprio agire responsabile dimostrano come l’impegno sociale garantisca anche ritorni economici significativi o, in altre parole, come “il bene faccia realmente bene”.

PICCOLI IMPRENDITORI E PICCOLE IMPRESE SOCIALMENTE RESPONSABILI

DEL BALDO, MARA
2006

Abstract

Il volume raccoglie una serie di saggi, scritti in onore della Prof.ssa Isa Marchini in occasione della conclusione del suo percorso accademico, come segno di affetto da parte di coloro che le sono stati accanto nel corso della sua vita universitaria e come atto di stima e riconoscimento per la sua lunga e feconda esperienza di studiosa e ricercatrice. Il capitolo è strutturato in diversi paragrafi di seguito dettagliati: Etica, economia, responsabilità sociale d’impresa. Un quadro concettuale; Gestione socialmente responsabile dell’impresa e dell’azienda; Riferimenti alla responsabilità sociale ed etica d’impresa nella dottrina economico-aziendale; La responsabilità sociale dell’imprenditore; Dimensioni e strumenti di gestione socialmente responsabile nelle piccole imprese. Le risultanze di alcune ricerche empiriche; Conclusioni; Bibliografia. All’interno dell’opera il contributo di Del Baldo si focalizza sul ruolo dei piccoli imprenditori nella diffusione della filosofia e degli strumenti di gestione socialmente ed eticamente responsabile e, attraverso un’analisi della letteratura nazionale ed internazionale, a cui fa seguito la presentazione dei risultati di una prima indagine esplorativa condotta su un campione di PMI, sottolinea come il contributo delle imprese minori sia tutt’altro che trascurabile, nonostante la prevalenza di prassi ancora informali, ma autentiche. Sul concetto di gestione socialmente responsabile d’impresa numerosi contributi hanno sviluppato il dibattito sul rapporto fra etica ed economia e condotto alla maturazione di una sensibilità che da qualche tempo è entrata nella prassi aziendale. L’impegno sociale trova ambiti applicativi, sia tra le grandi, che tra le piccole imprese. Queste ultime, pur non raggiungendo l’ampiezza dei rapporti e la “soglia di interessi” delle maggiori, incidono profondamente sul quel micro tessuto che è la cellula vitale di ogni ambiente socio- economico. Le analisi empiriche sinora condotte dimostrano come, accanto ad una RSI istituzionalizzata, comunicata e formale, esista un diffuso impegno tacito. L’impegno è tanto concreto quanto spesso inconsapevole e invisibile. Le piccole imprese continuano a privilegiare forme spontanee e prassi informali, ossia agiscono prescindendo dalla consapevolezza della RSIe dei suoi strumenti. Codici etici e bilanci sociali non sono ancora diffusamente utilizzati per concepire, individuare e fare riconoscere politiche di governo aziendale socialmente responsabile. Gli imprenditori intuiscono le potenzialità della gestione socialmente responsabile, ma non sono ancora pronti a comunicarla e devono sperimentare, in tale senso, un processo di progressiva maturazione culturale, che può essere stimolato dalla stessa conoscenza di esempi di eccellenza, in grado di produrre un effetto emulativo a cui i piccoli imprenditori sono particolarmente sensibili. Le piccole e medie imprese dovranno con più consapevolezza identificare le vie e gli strumenti per rafforzare le relazioni positive con i propri stakeholder, comprendere gli effetti sulle performance aziendali degli investimenti in responsablità sociale, così come la ricerca dovrà essere capace di meglio identificare i comportamenti virtuosi delle piccole imprese, estremamente ricchi, quanto spesso sommersi. Per riconoscere in modo oggettivo i comportamenti etici delle piccole imprese non sembrano essere efficaci, né l’approccio restrittivo, che reputa necessaria l’adozione di strumenti di Rsi solo da parte di imprese di grandi dimensione, né quello estensivo, bensì è opportuna una griglia di soluzioni semplici e facoltative di autoregolamentazione per comunicare il social statement commitment, tarate sulle specificità delle piccole imprese. In definitiva, l’evoluzione della Rsi nelle piccole imprese passa attraverso l’approfondimento del trinomio consapevolezza-sistematicità-comunicazione. L’imprenditorialità che in esse si esprime possiede indiscutibili pregi, fatti di radicamento e di relazione, di enfasi sulla persona nei rapporti con gli interlocutori interni ed esterni, di flessibilità di fronte ai mutamenti sociali. La responsabilità sociale silenziosa appartiene al dna di tanti piccoli imprenditori, più avvezzi a fare che a farlo sapere e, forse, anche più gratuita, ma le voci di coloro che iniziano a testimoniare i risultati del proprio agire responsabile dimostrano come l’impegno sociale garantisca anche ritorni economici significativi o, in altre parole, come “il bene faccia realmente bene”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/1888342
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