Uno degli ambiti della comparatistica e degli Studi Culturali concerne la storia del cinema. La metodologia adottata per questa monografia si situa cronologicamente avanti le modalità dei cosiddetti Film Studies, ma di essi adotta il criterio della intersezione culturale e in senso più lato dell’interculturalità. L’essenza di questo lavoro sulla Mercader è infatti quella di indagare le relazioni tra le origini (anche in senso professionale) catalane dell’attrice e il suo approdo al cinema italiano degli anni ’40, ma anche del raccordo intrattenuto successivamente col neo-realismo (autorizzato dalla sua vicinanza a De Sica, Zavattini e Rossellini). Evidentemente l’intero tragitto di questa carriera è stato ricomposto con un’attenzione diretta a tutti i film ma anche agli spettacoli teatrali, ma pur sempre tenendosi entro il margine di un’interpretazione di quella stessa carriera e insieme della personalità artistica dell’interprete. In questo senso le analisi sugli abiti di scena o sul making-up, risultano debitrici nei riguardi di quanto è stato elaborato dalla Fashion Theory, dagli studi sulla Performance e anche congiuntamente dalla teorica della Ecriture féminine nella chiave delle relazioni col corpo, il volto e la voce.
Maria Mercader, Una catalana a Cinecittà
DE SANTI, GUALTIERO
2007
Abstract
Uno degli ambiti della comparatistica e degli Studi Culturali concerne la storia del cinema. La metodologia adottata per questa monografia si situa cronologicamente avanti le modalità dei cosiddetti Film Studies, ma di essi adotta il criterio della intersezione culturale e in senso più lato dell’interculturalità. L’essenza di questo lavoro sulla Mercader è infatti quella di indagare le relazioni tra le origini (anche in senso professionale) catalane dell’attrice e il suo approdo al cinema italiano degli anni ’40, ma anche del raccordo intrattenuto successivamente col neo-realismo (autorizzato dalla sua vicinanza a De Sica, Zavattini e Rossellini). Evidentemente l’intero tragitto di questa carriera è stato ricomposto con un’attenzione diretta a tutti i film ma anche agli spettacoli teatrali, ma pur sempre tenendosi entro il margine di un’interpretazione di quella stessa carriera e insieme della personalità artistica dell’interprete. In questo senso le analisi sugli abiti di scena o sul making-up, risultano debitrici nei riguardi di quanto è stato elaborato dalla Fashion Theory, dagli studi sulla Performance e anche congiuntamente dalla teorica della Ecriture féminine nella chiave delle relazioni col corpo, il volto e la voce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.