Nella tradizione del poema post-tassiano, l’esperienza di Francesco Maria Santinelli, con il Carlo V, ha caratteri di assoluta originalità, non tanto nel tema, che aggiorna la scelta della Gerusalemme ad un tempo di maggiore immanenza, quanto nell’intreccio, sulla trama epica di fondo, della propria avventurosa biografia che include, per Santinelli (tra rapimenti, fughe, accuse d’assassinio) anche una larga adesione a scritture e pratiche esoteriche ed alchemiche di marca rosacrociana. Allo stato attuale degli studi e delle ricerche, nessun altro poema secentesco mostra un viraggio tanto evidente verso la romanzizzazione, verso la sovrapposizione del dato biografico rispetto alla bachtiniana ‘distanza epica’.
Il Carlo Quinto di Francesco Maria Santinelli tra autobiografia e storia
MATTIOLI, TIZIANA
2005
Abstract
Nella tradizione del poema post-tassiano, l’esperienza di Francesco Maria Santinelli, con il Carlo V, ha caratteri di assoluta originalità, non tanto nel tema, che aggiorna la scelta della Gerusalemme ad un tempo di maggiore immanenza, quanto nell’intreccio, sulla trama epica di fondo, della propria avventurosa biografia che include, per Santinelli (tra rapimenti, fughe, accuse d’assassinio) anche una larga adesione a scritture e pratiche esoteriche ed alchemiche di marca rosacrociana. Allo stato attuale degli studi e delle ricerche, nessun altro poema secentesco mostra un viraggio tanto evidente verso la romanzizzazione, verso la sovrapposizione del dato biografico rispetto alla bachtiniana ‘distanza epica’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.