Lo studio riguarda un’indagine condotta nell’arco di oltre dieci anni sul distretto pesarese del mobile con l’obiettivo di cogliere l’evoluzione dei rapporti con i mercati e individuare i cambiamenti nei caratteri e nei comportamenti delle imprese. Si delinea così una varietà di percorsi che evidenziano la natura eterodiretta nello sviluppo internazionale, mettendo però in luce una scarsa permeabilità fra le varie esperienze vissute sul mercato interno e sui mercati esteri. La difficoltà nel capitalizzare e trasferire da un fronte all’altro il know-how acquisito, sfruttando anche le capacità organizzative già disponibili, rivela limiti strategici e gestionali. Resta tuttavia l’accentuata versatilità delle imprese, che hanno mostrato in questi anni di sapersi rapidamente adattare alle alterne vicende del settore in Italia e nel mondo, dando vita a una serie di profili differenti. In questa capacità di presenza sui mercati è stata ed è essenziale la funzione del canale di distribuzione, concepito qui come sistema di riferimento necessario per raggiungere l’obiettivo-mercato, direttamente connesso con quello del distretto di appartenenza che naturalmente favorisce la circolazione dell’informazione, innescando meccanismi imitativi e innovativi, dando visibilità alle imprese, e svolgendo anche un ruolo istituzionale che - non sempre con l’efficacia necessaria - ha focalizzato l’attenzione sul problema, consolidando la sensibilità delle imprese e attivandosi per la loro promozione verso l’esterno. La riflessione finale del lavoro riguarda soprattutto il problema delle competenze, quello della qualità del tessuto distrettuale e delle relazioni, ed eventualmente quello legato alla presenza dei nuovi soggetti necessari ad arricchire il tessuto di relazioni esistente, per saldare potenzialità non ancora valorizzate.

Imprese distrettuali e rapporto col mercato: potenzialità e limiti dei processi di internazionalizzazione del distretto pesarese del mobile

MUSSO, FABIO
1999

Abstract

Lo studio riguarda un’indagine condotta nell’arco di oltre dieci anni sul distretto pesarese del mobile con l’obiettivo di cogliere l’evoluzione dei rapporti con i mercati e individuare i cambiamenti nei caratteri e nei comportamenti delle imprese. Si delinea così una varietà di percorsi che evidenziano la natura eterodiretta nello sviluppo internazionale, mettendo però in luce una scarsa permeabilità fra le varie esperienze vissute sul mercato interno e sui mercati esteri. La difficoltà nel capitalizzare e trasferire da un fronte all’altro il know-how acquisito, sfruttando anche le capacità organizzative già disponibili, rivela limiti strategici e gestionali. Resta tuttavia l’accentuata versatilità delle imprese, che hanno mostrato in questi anni di sapersi rapidamente adattare alle alterne vicende del settore in Italia e nel mondo, dando vita a una serie di profili differenti. In questa capacità di presenza sui mercati è stata ed è essenziale la funzione del canale di distribuzione, concepito qui come sistema di riferimento necessario per raggiungere l’obiettivo-mercato, direttamente connesso con quello del distretto di appartenenza che naturalmente favorisce la circolazione dell’informazione, innescando meccanismi imitativi e innovativi, dando visibilità alle imprese, e svolgendo anche un ruolo istituzionale che - non sempre con l’efficacia necessaria - ha focalizzato l’attenzione sul problema, consolidando la sensibilità delle imprese e attivandosi per la loro promozione verso l’esterno. La riflessione finale del lavoro riguarda soprattutto il problema delle competenze, quello della qualità del tessuto distrettuale e delle relazioni, ed eventualmente quello legato alla presenza dei nuovi soggetti necessari ad arricchire il tessuto di relazioni esistente, per saldare potenzialità non ancora valorizzate.
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