Con questo articolo si intende approfondire il legame tra lo studio delle rilevazioni contabili dei secoli passati e l’indagine sui fatti storici di carattere sociale e politico che da queste rilevazioni emergono. La documentazione primaria rinvenibile tra i registri contabili contribuisce, spesso in modo determinante, a completare la descrizione e l’interpretazione di alcuni fatti storici, conferendo obiettività e precisione alla stessa indagine storica. Lo stesso storico della Ragioneria si trova ad indagare e interpretare non solamente il significato strettamente economico che emerge dalla raccolta e dall’analisi dei documenti (contabili e non) ma anche il legame tra questo significato e altri temi di carattere storico presenti non solo nella storia economica ma anche nella storia dell’arte, nelle vicende sociali e politiche di un determinato Stato o di un’area territoriale, nelle relazioni familiari e personali di singole persone, nella morfologia geografica, nella architettura, ecc. L’articolo fa riferimento, in particolare, ad alcuni registri contabili di inizio secolo XV° che appartengono alla serie dei 113 Codici malatestiani presenti nella sezione dell’Archivio Storico di Stato della città di Fano nel Centro-Italia. Questi registri sono stati prodotti dall’amministrazione malatestiana durante il dominio bresciano di Pandolfo III Malatesti e documentano la gestione della città e del territorio nell’arco cronologico dal 1405 al 1421. La loro importanza è enorme per tutti gli studiosi di storia a livello internazionale: per quelli di storia della ragioneria che possono approfondire gli aspetti formali e di metodologia contabile dei registri tenuti con il metodo tabulare di tipo lombardo (con le due sezioni Dare e Avere contrapposte nella stessa pagina), tipico delle contabilità che riguardavano l’amministrazione viscontea nei secoli XIV e XV); e per quelli di storia politica che possono trarre dalla loro lettura utili informazioni sulla configurazione generale della signoria di Pandolfo III Malatesti, sul modello di politica seguito nell’amministrazione dei territori di Brescia, Bergamo e Lecco, sul modello organizzativo della cancelleria, sulla struttura organizzativa militare (con le relative spese) e, in generale, sulla vita a corte e sulle identità degli artisti, degli artigiani, dei medici e di altre persone stipendiate dal Signore presso cui erano in servizio. A conclusione dell’articolo, sono riportati due esempi particolari di contributo che le rilevazioni contabili possono recare all’investigazione storica nel campo socio-politico. Entrambi sono tratti dal volume di Massimo Ciambotti e Anna Falcioni, Liber viridis rationum curie domini. Un registro contabile della cancelleria di Pandolfo III Malatesti, pubblicato nel 2007 (Argalia Editore, Urbino). Questo volume è particolarmente importante, perchè per la prima volta è stato trascritto e commentato (sia sotto il profilo storico che sotto quello contabile) uno dei registri della serie malatestiana presente nell'Archivio di Fano.
La storia della ragioneria e la storia socio-politica. Accounting History and Socio Political History
CIAMBOTTI, MASSIMO
2009
Abstract
Con questo articolo si intende approfondire il legame tra lo studio delle rilevazioni contabili dei secoli passati e l’indagine sui fatti storici di carattere sociale e politico che da queste rilevazioni emergono. La documentazione primaria rinvenibile tra i registri contabili contribuisce, spesso in modo determinante, a completare la descrizione e l’interpretazione di alcuni fatti storici, conferendo obiettività e precisione alla stessa indagine storica. Lo stesso storico della Ragioneria si trova ad indagare e interpretare non solamente il significato strettamente economico che emerge dalla raccolta e dall’analisi dei documenti (contabili e non) ma anche il legame tra questo significato e altri temi di carattere storico presenti non solo nella storia economica ma anche nella storia dell’arte, nelle vicende sociali e politiche di un determinato Stato o di un’area territoriale, nelle relazioni familiari e personali di singole persone, nella morfologia geografica, nella architettura, ecc. L’articolo fa riferimento, in particolare, ad alcuni registri contabili di inizio secolo XV° che appartengono alla serie dei 113 Codici malatestiani presenti nella sezione dell’Archivio Storico di Stato della città di Fano nel Centro-Italia. Questi registri sono stati prodotti dall’amministrazione malatestiana durante il dominio bresciano di Pandolfo III Malatesti e documentano la gestione della città e del territorio nell’arco cronologico dal 1405 al 1421. La loro importanza è enorme per tutti gli studiosi di storia a livello internazionale: per quelli di storia della ragioneria che possono approfondire gli aspetti formali e di metodologia contabile dei registri tenuti con il metodo tabulare di tipo lombardo (con le due sezioni Dare e Avere contrapposte nella stessa pagina), tipico delle contabilità che riguardavano l’amministrazione viscontea nei secoli XIV e XV); e per quelli di storia politica che possono trarre dalla loro lettura utili informazioni sulla configurazione generale della signoria di Pandolfo III Malatesti, sul modello di politica seguito nell’amministrazione dei territori di Brescia, Bergamo e Lecco, sul modello organizzativo della cancelleria, sulla struttura organizzativa militare (con le relative spese) e, in generale, sulla vita a corte e sulle identità degli artisti, degli artigiani, dei medici e di altre persone stipendiate dal Signore presso cui erano in servizio. A conclusione dell’articolo, sono riportati due esempi particolari di contributo che le rilevazioni contabili possono recare all’investigazione storica nel campo socio-politico. Entrambi sono tratti dal volume di Massimo Ciambotti e Anna Falcioni, Liber viridis rationum curie domini. Un registro contabile della cancelleria di Pandolfo III Malatesti, pubblicato nel 2007 (Argalia Editore, Urbino). Questo volume è particolarmente importante, perchè per la prima volta è stato trascritto e commentato (sia sotto il profilo storico che sotto quello contabile) uno dei registri della serie malatestiana presente nell'Archivio di Fano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.