Nella prima parte del saggio si studiano la possibilità e i limiti del concetto di focalizzazione, elaborato nell’ambito della narratologia strutturalista e ampiamente rivisto e modificato nell’ambito di teorie letterarie più recenti, nel racconto storico; in particolare, si studiano le conseguenze della tendenza a ricreare il punto di vista di un osservatore invisibile per il racconto storico (in particolare, in rapporto al problema dell’autopsia). Nella seconda parte del saggio sono analizzati il tema dell’accesso al pensiero dei personaggi storici e la sua importanza per la ricostruzione della causalità nel racconto storico; i limiti cognitivi che il narratore storico deve per contro rispettare per produrre un racconto verisimile; la particolare natura del narratore storico, dotato nel contempo di prerogative eterodiegetiche e limitazioni omodiegetiche.
Considerazioni sulla focalizzazione e sul narratore onnisciente nel racconto storico
DORATI, MARCO MASSIMO
2008
Abstract
Nella prima parte del saggio si studiano la possibilità e i limiti del concetto di focalizzazione, elaborato nell’ambito della narratologia strutturalista e ampiamente rivisto e modificato nell’ambito di teorie letterarie più recenti, nel racconto storico; in particolare, si studiano le conseguenze della tendenza a ricreare il punto di vista di un osservatore invisibile per il racconto storico (in particolare, in rapporto al problema dell’autopsia). Nella seconda parte del saggio sono analizzati il tema dell’accesso al pensiero dei personaggi storici e la sua importanza per la ricostruzione della causalità nel racconto storico; i limiti cognitivi che il narratore storico deve per contro rispettare per produrre un racconto verisimile; la particolare natura del narratore storico, dotato nel contempo di prerogative eterodiegetiche e limitazioni omodiegetiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.