Sicurezza sul lavoro e competenze legislative delle regioni

Il saggio indaga sui rapporti tra fonti normative statali e regionali nel nuovo sistema prevenzionistico. L’analisi dimostra come tale sistema poggi su una “concezione mista” delle competenze e su un uso esteso del “metodo di leale collaborazione”. Una tale scelta, orientata verso l’attivazione di moduli collaborativi a livello interistituzionale, se, da un lato, è coerente con gli orientamenti del Giudice delle Leggi, dall’altro, fa perno su equilibri molto delicati; sicché non è possibile escludere a priori l’emersione di questioni di costituzionalità sul punto. Diventa, allora, ineludibile una ricostruzione più puntuale del riparto di poteri legislativi nella sicurezza del lavoro. Il saggio muove proprio da questo punto, alla ricerca di uno spazio specifico per la normativa regionale, che appare ben tratteggiabile già alla luce della vigente legislazione delle regioni e, soprattutto, di quella giurisprudenza costituzionale, la quale vi si è, almeno in parte, misurata.