Il volume contiene la prima catalogazione scientifica completa della più importante collezione di sculture lignee in Italia: oltre centocinquanta opere provenienti da varie parti d'Europa e confluite a Palazzo Venezia per cessioni, acquisti, donazioni, in un arco temporale che coincide con la nascita dell'interesse storico-critico verso questo tipo di produzione artistica, di cui fu pioneristico studioso Federico Hermanin, primo Direttore del Museo e Soprintendente alle Gallerie e alle Opere d’Arte Medievali e Moderne del Lazio. Si deve a lui se il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia può vantare, ad esempio, la Madonna di Acuto, una delle più belle opere romaniche che la storia ci ha consegnato. Con Federico Hermanin si registra anche l'arrivo, per lascito testamentario, della raccolta che i facoltosi coniugi George Wurts ed Henriette Tower di Philadelphia avevano messo insieme ad arredo del loro sontuoso appartamento a Palazzo Antici Mattei a Roma, frutto dei loro numerosi viaggi attraverso l’Europa. Tra le mille "curiosità e opere d'arte" dell'eccentrica coppia americana, ci sono anche tantissime sculture lignee: si va dai deliziosi angioletti da presepe napoletano a importanti statue a tutto tondo, come il magnifico San Michele del Pacher, dai frammenti di altari brabantini alle figure scolpite ad altorilievo in origine inserite nei tipici Flügelaltäre, pressoché immancabili nelle chiese nordiche. “Il catalogo – scrive Maria Giulia Barberini nella sua Presentazione – unisce, nel suo complesso articolarsi, l’analisi storico-artistica (che ha permesso alla studiosa di precisare cronologie, provenienze, iconografie, con diverse novità di attribuzione) con i dati scaturiti dalle analisi tecnico-scientifiche, qui condotte, grazie al sostegno di Getty Foundation di Los Angeles, dai ricercatori del CNR di Firenze (IVALSA, per l’identificazione delle specie legnose e ICVBC, per lo studio delle policromie), dal Laboratorio M.I.D.A. di Roma (per le indagini diagnostiche), e dai restauratori dell’ISCR di Roma. Con una tale messe di dati a disposizione, risulta ora più agevole la comprensione di opere note e meno note mentre è stato possibile portare alla conoscenza degli studiosi manufatti che non erano ancora annoverati entro recenti studi tipologici, aggiungere inediti al catalogo di grandi artisti, ricongiungere idealmente al contesto originario pezzi di insiemi smembrati e dispersi, come il rilievo con la Cena in casa del Fariseo proveniente dalla grande macchina d’altare commissionata da Pio V a Giorgio Vasari”, un regalo all'artista e biografo aretino, di cui proprio quest'anno si celebra il quinto centenario della nascita.

Museo Nazionale del Palazzo di Venezia. Sculture in legno

FACHECHI, GRAZIA MARIA
2011

Abstract

Il volume contiene la prima catalogazione scientifica completa della più importante collezione di sculture lignee in Italia: oltre centocinquanta opere provenienti da varie parti d'Europa e confluite a Palazzo Venezia per cessioni, acquisti, donazioni, in un arco temporale che coincide con la nascita dell'interesse storico-critico verso questo tipo di produzione artistica, di cui fu pioneristico studioso Federico Hermanin, primo Direttore del Museo e Soprintendente alle Gallerie e alle Opere d’Arte Medievali e Moderne del Lazio. Si deve a lui se il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia può vantare, ad esempio, la Madonna di Acuto, una delle più belle opere romaniche che la storia ci ha consegnato. Con Federico Hermanin si registra anche l'arrivo, per lascito testamentario, della raccolta che i facoltosi coniugi George Wurts ed Henriette Tower di Philadelphia avevano messo insieme ad arredo del loro sontuoso appartamento a Palazzo Antici Mattei a Roma, frutto dei loro numerosi viaggi attraverso l’Europa. Tra le mille "curiosità e opere d'arte" dell'eccentrica coppia americana, ci sono anche tantissime sculture lignee: si va dai deliziosi angioletti da presepe napoletano a importanti statue a tutto tondo, come il magnifico San Michele del Pacher, dai frammenti di altari brabantini alle figure scolpite ad altorilievo in origine inserite nei tipici Flügelaltäre, pressoché immancabili nelle chiese nordiche. “Il catalogo – scrive Maria Giulia Barberini nella sua Presentazione – unisce, nel suo complesso articolarsi, l’analisi storico-artistica (che ha permesso alla studiosa di precisare cronologie, provenienze, iconografie, con diverse novità di attribuzione) con i dati scaturiti dalle analisi tecnico-scientifiche, qui condotte, grazie al sostegno di Getty Foundation di Los Angeles, dai ricercatori del CNR di Firenze (IVALSA, per l’identificazione delle specie legnose e ICVBC, per lo studio delle policromie), dal Laboratorio M.I.D.A. di Roma (per le indagini diagnostiche), e dai restauratori dell’ISCR di Roma. Con una tale messe di dati a disposizione, risulta ora più agevole la comprensione di opere note e meno note mentre è stato possibile portare alla conoscenza degli studiosi manufatti che non erano ancora annoverati entro recenti studi tipologici, aggiungere inediti al catalogo di grandi artisti, ricongiungere idealmente al contesto originario pezzi di insiemi smembrati e dispersi, come il rilievo con la Cena in casa del Fariseo proveniente dalla grande macchina d’altare commissionata da Pio V a Giorgio Vasari”, un regalo all'artista e biografo aretino, di cui proprio quest'anno si celebra il quinto centenario della nascita.
2011
9788849222647
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2503500
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