Dopo aver scritto e pubblicato il mio precedente libro Intersoggettività e norma. La società postdeontica e i suoi critici (Liguori, Napoli 2008), opera nella quale ho ricostruito in modo sistematico, critico e compara-tivo la filosofia etico-politica e la teoria discorsiva socio-giuridica di Jürgen Habermas, in questo volume Passaggio per Francoforte. Attraverso Habermas ho voluto schizzare, con una intenzionale e innovativa originalità metodologica e interpretativa, l’immagine del filosofo tedesco quale grande “trasformatore” della teoria critica. Questo libro è la quarta monografia che dedico al pensiero e all’opera di Habermas: esso consta di 306 pagine, è suddiviso in sette capitoli ed è corredato in appendice da una bibliografia contenente tutti i miei studi habermasiani scritti e pubblicati dal 1980 al 2010. In questo lavoro ripercorro una serie di stazioni di passaggio, da qui la metafora spaziale che campeggia nel titolo, che hanno come snodo di confronto problematico alcune delle principali figure del pensiero occidentale moderno e con-temporaneo (Kant, Dilthey, Weber, Freud, Peirce, Horkheimer, Fou-cault, Ricoeur, Honneth, Beck, Castells), con cui il filosofo “francofortese” ha dialogato e dalle quali nel contempo sono emerse fondamentali questioni critiche di senso, tra le quali spiccano: 1) la metacritica del senso operata da Habermas lettore, interprete e critico della filosofia dell’interpretazione di Dilthey e della metapsicologia di Freud; 2) il rapporto tra ermeneutica, psicoanalisi e teoria critica nel confronto fra Habermas, Freud e Ricoeur; 3) la ricezione della teoria critica di Habermas da parte di Max Horkheimer e la sua rilettura sviluppata da Axel Honneth; 4) una ricostruzione analitica, storiografica e critica degli effetti di reciprocità filosofica e critica sulla ontologia del presente come diagnosi del tempo storico, sul disincanto moderno e la teoria della razionalizzazione nel confronto fra Habermas, Kant, Weber e Foucault; 5) l’analisi del confronto critico tra Beck e Habermas sui temi della modernità riflessiva, della globalizzazione e del cosmopolitismo; 6) l’approfondimento della disamina habermasiana relativa all’intreccio tematico e problematico tra società civile, sfera pubblica politica e potere comunicativo nelle dinamiche della modernità e nelle morfologie del contemporaneo; 7) il confronto critico e problematico tra la posizione di Habermas e quella di Castells sul rapporto tra comunicazione, potere e democrazia. Come studioso di Habermas in questo libro ho voluto offrire un approfondito esercizio filosofico di interpretazione rivolto a dimostrare in modo raisonnable perché attraverso il “pensiero costellativo” di Habermas si possa costruire una teoria filosofica, politica e sociale della comunicazione, del riconoscimento e della democrazia da intendersi non soltanto come metacritica delle ambivalenze della ragione, della cultura e della dialettica della prossimità, ma anche come teoria critica dell’agire comunicativo e politico-giuridico all’altezza del nostro tempo morfologicamente caratterizzato, nei destini personali e nella sfera pubblica, dalle grandi metamorfosi normative della società globale e digitale che continuano a sfidare quotidianamente la condizione intersoggettiva contemporanea.

PASSAGGIO PER FRANCOFORTE. ATTRAVERSO HABERMAS

DE SIMONE, ANTONIO
2010

Abstract

Dopo aver scritto e pubblicato il mio precedente libro Intersoggettività e norma. La società postdeontica e i suoi critici (Liguori, Napoli 2008), opera nella quale ho ricostruito in modo sistematico, critico e compara-tivo la filosofia etico-politica e la teoria discorsiva socio-giuridica di Jürgen Habermas, in questo volume Passaggio per Francoforte. Attraverso Habermas ho voluto schizzare, con una intenzionale e innovativa originalità metodologica e interpretativa, l’immagine del filosofo tedesco quale grande “trasformatore” della teoria critica. Questo libro è la quarta monografia che dedico al pensiero e all’opera di Habermas: esso consta di 306 pagine, è suddiviso in sette capitoli ed è corredato in appendice da una bibliografia contenente tutti i miei studi habermasiani scritti e pubblicati dal 1980 al 2010. In questo lavoro ripercorro una serie di stazioni di passaggio, da qui la metafora spaziale che campeggia nel titolo, che hanno come snodo di confronto problematico alcune delle principali figure del pensiero occidentale moderno e con-temporaneo (Kant, Dilthey, Weber, Freud, Peirce, Horkheimer, Fou-cault, Ricoeur, Honneth, Beck, Castells), con cui il filosofo “francofortese” ha dialogato e dalle quali nel contempo sono emerse fondamentali questioni critiche di senso, tra le quali spiccano: 1) la metacritica del senso operata da Habermas lettore, interprete e critico della filosofia dell’interpretazione di Dilthey e della metapsicologia di Freud; 2) il rapporto tra ermeneutica, psicoanalisi e teoria critica nel confronto fra Habermas, Freud e Ricoeur; 3) la ricezione della teoria critica di Habermas da parte di Max Horkheimer e la sua rilettura sviluppata da Axel Honneth; 4) una ricostruzione analitica, storiografica e critica degli effetti di reciprocità filosofica e critica sulla ontologia del presente come diagnosi del tempo storico, sul disincanto moderno e la teoria della razionalizzazione nel confronto fra Habermas, Kant, Weber e Foucault; 5) l’analisi del confronto critico tra Beck e Habermas sui temi della modernità riflessiva, della globalizzazione e del cosmopolitismo; 6) l’approfondimento della disamina habermasiana relativa all’intreccio tematico e problematico tra società civile, sfera pubblica politica e potere comunicativo nelle dinamiche della modernità e nelle morfologie del contemporaneo; 7) il confronto critico e problematico tra la posizione di Habermas e quella di Castells sul rapporto tra comunicazione, potere e democrazia. Come studioso di Habermas in questo libro ho voluto offrire un approfondito esercizio filosofico di interpretazione rivolto a dimostrare in modo raisonnable perché attraverso il “pensiero costellativo” di Habermas si possa costruire una teoria filosofica, politica e sociale della comunicazione, del riconoscimento e della democrazia da intendersi non soltanto come metacritica delle ambivalenze della ragione, della cultura e della dialettica della prossimità, ma anche come teoria critica dell’agire comunicativo e politico-giuridico all’altezza del nostro tempo morfologicamente caratterizzato, nei destini personali e nella sfera pubblica, dalle grandi metamorfosi normative della società globale e digitale che continuano a sfidare quotidianamente la condizione intersoggettiva contemporanea.
2010
9788860743749
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2503573
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