Perdita dell’equilibrio, riduzione della capacità respiratoria, indebolimento del sistema cardiovascolare e della struttura ossea. L’ozio e l’inattività legati alla permanenza in carcere producono effetti devastanti sul fisico dei detenuti, preda della sindrome ipocinetica. Un ostacolo al processo di rieducazione che dovrebbe rappresentare l’obiettivo primario del sistema penitenziario. Un costo a carico della Sanità nazionale, aggravato dalle inevitabili prescrizioni regolamentari. Dinanzi a tale situazione si pone la necessità di sviluppare e potenziare l’attività motoria all’interno dei penitenziari, istituzionalizzando la figura dell’educatore fisico come componente stabile del trattamento rieducativo. Presentando esperienze come i progetti avviati nella casa di reclusione di Fossombrone e in altri i istituti, questo libro analizza il pianeta carcere e si pone come strumento formativo e informativo per chiunque voglia intraprendere un percorso professionale all’interno dei penitenziari italiani nel campo dell’attività motoria e non solo.

L'attività motoria nelle carceri italiane

FEDERICI, ARIO;
2010

Abstract

Perdita dell’equilibrio, riduzione della capacità respiratoria, indebolimento del sistema cardiovascolare e della struttura ossea. L’ozio e l’inattività legati alla permanenza in carcere producono effetti devastanti sul fisico dei detenuti, preda della sindrome ipocinetica. Un ostacolo al processo di rieducazione che dovrebbe rappresentare l’obiettivo primario del sistema penitenziario. Un costo a carico della Sanità nazionale, aggravato dalle inevitabili prescrizioni regolamentari. Dinanzi a tale situazione si pone la necessità di sviluppare e potenziare l’attività motoria all’interno dei penitenziari, istituzionalizzando la figura dell’educatore fisico come componente stabile del trattamento rieducativo. Presentando esperienze come i progetti avviati nella casa di reclusione di Fossombrone e in altri i istituti, questo libro analizza il pianeta carcere e si pone come strumento formativo e informativo per chiunque voglia intraprendere un percorso professionale all’interno dei penitenziari italiani nel campo dell’attività motoria e non solo.
2010
9788860815941
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2503579
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