In questo studio sono state quantificate le dinamiche evolutive d’uso del suolo nel tempo basandosi sull’utilizzo di due strumenti fondamentali: il telerilevamento e il GIS. Nello svolgimento di un’analisi approfondita sull’evoluzione di un paesaggio queste tecnologie consentono di svolgere con maggior immediatezza e facilità una serie di analisi del tipo di copertura areale e di creare una serie di elaborazioni che portino a valutazioni non solo quantitative, ma che considerino anche la forma e la dimensione delle patch d’uso del suolo. Queste ultime possono avere una particolare importanza soprattutto in ambienti altamente naturali fungendo da indicatori della frammentazione degli habitat. Nell’analisi dei cambiamenti spaziali e temporali dei pattern di un paesaggio infatti non solo gli attributi fisici degli elementi presenti ma anche la loro configurazione spaziale risultano essere determinanti fondamentali delle dinamiche di uso del suolo. Va inoltre enfatizzata, perchè estremamente utile la complementarietà esistente tra sistemi GIS, sistemi di telerilevamento e fotointerpretazione e valutazioni socio-politiche-economiche affiancate ad attività di classificazione ed analisi del paesaggio. Alla luce di ciò la forza del presente lavoro sta nell’aver applicato un’innovativa metodologia di classificazione del paesaggio standardizzata a livello europeo, il Biohab, che risulta fondamentale per un lavoro di confronto anche a livello extranazionale, nell’ottica di un’analisi diacronica ad elevata attendibilità e precisione, che si snoda nell’arco di un trentennio. L’analisi multitemporale ed il processo di classificazione si sono basati principalmente su fotointerpretazione con l’informatizzazione dei dati tramite uno strumento estremamente attuale come il GIS, che ha permesso di sviluppare una serie di elaborazioni avanzate consentendo una valutazione visiva chiara e precisa dei cambiamenti dei pattern spaziali negli anni, con una valutazione del livello di frammentazione. La banca dati ottenuta dalla fase di classificazione è stata la base per una serie di valutazioni, prendendo in considerazione due aspetti fondamentali nell’evoluzione di un paesaggio: la variazione del grado di naturalità ed i servizi ecosistemici offerti. Quest’ultimo aspetto oggi ha una rilevanza quanto mai attuale data la comprensione dell’importanza dell’interazione di valutazioni ecologiche con analisi di tipo socio-economiche, ed essendo questo un argomento in forte sviluppo. Si sono fatte interagire quindi tecnologie di telerilevamento e GIS con un sistema innovativo di classificazione e lo sviluppo di indici che ci hanno fornito una chiara idea delle modificazioni quali-quantitative incorse nel bacino, rappresentato da 16 aree campione, a cui si è affiancato l’utilizzo di un modello dato da elaborazioni GIS che ha consentito una valutazione anche spaziale delle modificazioni dei diversi pattern del paesaggio.

Il bacino del fiume Foglia. Analisi diacronica delle trasformazioni ambientali del paesaggio

BERTOZZI, SARA;MORETTI, ELVIO;SANTOLINI, RICCARDO
2010

Abstract

In questo studio sono state quantificate le dinamiche evolutive d’uso del suolo nel tempo basandosi sull’utilizzo di due strumenti fondamentali: il telerilevamento e il GIS. Nello svolgimento di un’analisi approfondita sull’evoluzione di un paesaggio queste tecnologie consentono di svolgere con maggior immediatezza e facilità una serie di analisi del tipo di copertura areale e di creare una serie di elaborazioni che portino a valutazioni non solo quantitative, ma che considerino anche la forma e la dimensione delle patch d’uso del suolo. Queste ultime possono avere una particolare importanza soprattutto in ambienti altamente naturali fungendo da indicatori della frammentazione degli habitat. Nell’analisi dei cambiamenti spaziali e temporali dei pattern di un paesaggio infatti non solo gli attributi fisici degli elementi presenti ma anche la loro configurazione spaziale risultano essere determinanti fondamentali delle dinamiche di uso del suolo. Va inoltre enfatizzata, perchè estremamente utile la complementarietà esistente tra sistemi GIS, sistemi di telerilevamento e fotointerpretazione e valutazioni socio-politiche-economiche affiancate ad attività di classificazione ed analisi del paesaggio. Alla luce di ciò la forza del presente lavoro sta nell’aver applicato un’innovativa metodologia di classificazione del paesaggio standardizzata a livello europeo, il Biohab, che risulta fondamentale per un lavoro di confronto anche a livello extranazionale, nell’ottica di un’analisi diacronica ad elevata attendibilità e precisione, che si snoda nell’arco di un trentennio. L’analisi multitemporale ed il processo di classificazione si sono basati principalmente su fotointerpretazione con l’informatizzazione dei dati tramite uno strumento estremamente attuale come il GIS, che ha permesso di sviluppare una serie di elaborazioni avanzate consentendo una valutazione visiva chiara e precisa dei cambiamenti dei pattern spaziali negli anni, con una valutazione del livello di frammentazione. La banca dati ottenuta dalla fase di classificazione è stata la base per una serie di valutazioni, prendendo in considerazione due aspetti fondamentali nell’evoluzione di un paesaggio: la variazione del grado di naturalità ed i servizi ecosistemici offerti. Quest’ultimo aspetto oggi ha una rilevanza quanto mai attuale data la comprensione dell’importanza dell’interazione di valutazioni ecologiche con analisi di tipo socio-economiche, ed essendo questo un argomento in forte sviluppo. Si sono fatte interagire quindi tecnologie di telerilevamento e GIS con un sistema innovativo di classificazione e lo sviluppo di indici che ci hanno fornito una chiara idea delle modificazioni quali-quantitative incorse nel bacino, rappresentato da 16 aree campione, a cui si è affiancato l’utilizzo di un modello dato da elaborazioni GIS che ha consentito una valutazione anche spaziale delle modificazioni dei diversi pattern del paesaggio.
2010
9788896378205
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2508509
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