Secondo un’antica e consolidata prassi interpretativa, lo Stato aveva modi propri di usare e disporre dei beni, modi propri di contrattare e modi propri per pagare. Di conseguenza, godeva di privilegi nell’esecuzione delle proprie obbligazioni e, in particolare, poteva pagare quando e come credesse. Nonostante il progressivo superamento di tali posizioni, la pubblica amministrazione rimane una cattiva pagatrice ed il legislatore continua a creare nuove forme di privilegio. Quali sono le ragioni che giustificano tali privilegi? Quali i limiti? In che misura il principio del contenimento della spesa pubblica li determina o li giustifica? Quali i riflessi sugli sviluppi del diritto amministrativo?
I privilegi dello Stato debitore
GNES, MATTEO
2012
Abstract
Secondo un’antica e consolidata prassi interpretativa, lo Stato aveva modi propri di usare e disporre dei beni, modi propri di contrattare e modi propri per pagare. Di conseguenza, godeva di privilegi nell’esecuzione delle proprie obbligazioni e, in particolare, poteva pagare quando e come credesse. Nonostante il progressivo superamento di tali posizioni, la pubblica amministrazione rimane una cattiva pagatrice ed il legislatore continua a creare nuove forme di privilegio. Quali sono le ragioni che giustificano tali privilegi? Quali i limiti? In che misura il principio del contenimento della spesa pubblica li determina o li giustifica? Quali i riflessi sugli sviluppi del diritto amministrativo?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.