A offrire convincenti prospettive di teoria critica nell’ambito dello studio del rapporto individuo/società oggi sono, sorprendentemente, le scienze naturali. In particolare, dalle neuroscienze provengono novità di grande rilievo per quanto riguarda il rapporto tra corpo, mente e ambiente dell’essere umano. Rivelando la presenza nel corpo di una naturale predisposizione alla cooperazione e alla condivisione con gli altri, già da qualche tempo gli sviluppi della neurobiologia hanno aperto la strada a una serie di interessanti implicazioni in ambiti molto diversificati della ricerca, non ultimo quello sociologico. Vi sono ormai pochi dubbi sul fatto che l’integrità dei meccanismi dell’emozione e del sentimento sia necessaria ai fini di un comportamento umano conforme all’etica e alle leggi; oppure, che non avrebbero potuto aver luogo le codificazioni delle diverse regole espresse nella società se non vi fosse stato un naturale orientamento emozionale e dei sentimenti in tal senso. Inoltre, un mondo senza le emozioni della simpatia, dell’attaccamento, della compassione, dell’imbarazzo e le altre emozioni sociali sarebbe del tutto impensabile. Non si tratta certamente di un orientamento trascurabile della ricerca scientifica. A partire dalla teoria evoluzionista di Darwin, proseguendo con gli studi della genetica di Mendel, fino ad arrivare alle più recenti ricerche sperimentali sulle emozioni e a quelle sul bíos come spazio matematico-ideativo è stato possibile mettere in evidenza il valore cognitivo delle emozioni, nonché il fatto innegabile che i più arcaici meccanismi fisiologi regolano armonicamente la relazione fra corpo-cervello-mente individuale, da un lato, e la socialità, dall’altro.
IDEAZIONI DEL CORPO. NEUROSCIENZE E TEORIA DELLA SOCIETA'
MANFRE', GIORGIO
2012
Abstract
A offrire convincenti prospettive di teoria critica nell’ambito dello studio del rapporto individuo/società oggi sono, sorprendentemente, le scienze naturali. In particolare, dalle neuroscienze provengono novità di grande rilievo per quanto riguarda il rapporto tra corpo, mente e ambiente dell’essere umano. Rivelando la presenza nel corpo di una naturale predisposizione alla cooperazione e alla condivisione con gli altri, già da qualche tempo gli sviluppi della neurobiologia hanno aperto la strada a una serie di interessanti implicazioni in ambiti molto diversificati della ricerca, non ultimo quello sociologico. Vi sono ormai pochi dubbi sul fatto che l’integrità dei meccanismi dell’emozione e del sentimento sia necessaria ai fini di un comportamento umano conforme all’etica e alle leggi; oppure, che non avrebbero potuto aver luogo le codificazioni delle diverse regole espresse nella società se non vi fosse stato un naturale orientamento emozionale e dei sentimenti in tal senso. Inoltre, un mondo senza le emozioni della simpatia, dell’attaccamento, della compassione, dell’imbarazzo e le altre emozioni sociali sarebbe del tutto impensabile. Non si tratta certamente di un orientamento trascurabile della ricerca scientifica. A partire dalla teoria evoluzionista di Darwin, proseguendo con gli studi della genetica di Mendel, fino ad arrivare alle più recenti ricerche sperimentali sulle emozioni e a quelle sul bíos come spazio matematico-ideativo è stato possibile mettere in evidenza il valore cognitivo delle emozioni, nonché il fatto innegabile che i più arcaici meccanismi fisiologi regolano armonicamente la relazione fra corpo-cervello-mente individuale, da un lato, e la socialità, dall’altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.