Per troppo tempo il mondo delle disabilità ha vissuto in stati di “cittadinanza incompiuta” ed inattiva con scarse possibilità di visibilità, accessibilità e riconoscimento di diritti e doveri partecipativi. L’attuale consapevolezza prodotta dalla rilettura critica delle questioni nodali della Pedagogia speciale porta al superamento di ogni visione iperspecialistica ed astoricamente segregante, come si evince anche dall’attuale dibattito e dalle ricerche internazionali del settore e dai più aggiornati documenti normativi, propositivi ed orientativi dei modelli di approccio e descrizione delle nuove categorie di differenza e di disabilità, oggetti privilegiati d’indagine della Pedagogia speciale stessa. Da tali modelli emergono in modo chiaro ed esplicito, non solo cambiamenti di natura terminologica e concettuale, ma soprattutto le nuove direzioni di senso e le linee progettuali da attivare seguendo la recente prospettiva inclusiva. La promozione di contesti inclusivi di differenze e diversità permette, dunque, di rendere possibile l’esercizio dei diritti-doveri di cittadinanza attiva e di agevolare la partecipazione alla vita sociale e pubblica di tutte le persone, in primis dei soggetti disabili e con “bisogni educativi speciali”.

PEDAGOGIA SPECIALE: QUESTIONI EPISTEMOLOGICHE

GASPARI, PATRIZIA
2012

Abstract

Per troppo tempo il mondo delle disabilità ha vissuto in stati di “cittadinanza incompiuta” ed inattiva con scarse possibilità di visibilità, accessibilità e riconoscimento di diritti e doveri partecipativi. L’attuale consapevolezza prodotta dalla rilettura critica delle questioni nodali della Pedagogia speciale porta al superamento di ogni visione iperspecialistica ed astoricamente segregante, come si evince anche dall’attuale dibattito e dalle ricerche internazionali del settore e dai più aggiornati documenti normativi, propositivi ed orientativi dei modelli di approccio e descrizione delle nuove categorie di differenza e di disabilità, oggetti privilegiati d’indagine della Pedagogia speciale stessa. Da tali modelli emergono in modo chiaro ed esplicito, non solo cambiamenti di natura terminologica e concettuale, ma soprattutto le nuove direzioni di senso e le linee progettuali da attivare seguendo la recente prospettiva inclusiva. La promozione di contesti inclusivi di differenze e diversità permette, dunque, di rendere possibile l’esercizio dei diritti-doveri di cittadinanza attiva e di agevolare la partecipazione alla vita sociale e pubblica di tutte le persone, in primis dei soggetti disabili e con “bisogni educativi speciali”.
2012
9788867090266
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11576/2530983
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