La prima circolazione manoscritta delle rime di Michelangelo

Le rime di Michelangelo, escluse da edizioni a stampa in vita, sono fatte oggetto di alcune verifiche relative alla prassi della pubblicazione / diffusione manoscritta di testi cinquecenteschi. Spiccano alcuni casi specifici di diffusione “per delega”, non alimebtai cioè da iniziative d’autore ma da persone vicine all’artista. In specie, il presente lavoro analizza la cosiddetta Silloge del 1546, allestita da Luigi del Riccio e Donato Giannotti, e la raccolta di epitaffi per Cecchino Bracci. Mentre nel primo caso non si può parlare di pubblicazione, dal momento che la Silloge resta confinata in pochi testimoni di servizio, nel secondo vi sono fattispecie assimilabili alla tipologia della pubblicazione, con una serie di mss. che attestano una diffusione significativa.