Il presente contributo esamina il autorialità relativamente al caso di un gruppo di poesie di Michelangelo. Sul piano teorico, si discute in apertura il concetto di pubblicazione relativamente a una raccolta manoscritta, sfuggente e ambiguo nel momento in cui tale divulgazione manoscritta non prevede meccanismi agevolmente riconoscibili di imprimatur. Secondariamente, quanto al concetto di volontà d’autore, si analizzano le modalità con cui Michelangelo collaborò nel 1546 con Luigi del Riccio e Donato Giannotti alla stesura di una silloge di sue poesie, e infine l’entità di quell’apporto, che si configura per più aspetti come un contributo esteso all’organizzazione, alla forma e talora alla sostanza dei testi.
L'autorialità del revisore. Intorno a una raccolta di rime di Michelangelo
CORSARO, ANTONIO
2011
Abstract
Il presente contributo esamina il autorialità relativamente al caso di un gruppo di poesie di Michelangelo. Sul piano teorico, si discute in apertura il concetto di pubblicazione relativamente a una raccolta manoscritta, sfuggente e ambiguo nel momento in cui tale divulgazione manoscritta non prevede meccanismi agevolmente riconoscibili di imprimatur. Secondariamente, quanto al concetto di volontà d’autore, si analizzano le modalità con cui Michelangelo collaborò nel 1546 con Luigi del Riccio e Donato Giannotti alla stesura di una silloge di sue poesie, e infine l’entità di quell’apporto, che si configura per più aspetti come un contributo esteso all’organizzazione, alla forma e talora alla sostanza dei testi.File | Dimensione | Formato | |
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