Le tarsie prospettiche in trompe d’oeil dello studiolo di Urbino, unitamente a quelle di Gubbio, rappresentano una delle prime e più alte forme di commistione tra le arti ed il sapere tecnico-scientifico del primo Rinascimento. Due elementi concorrono a suffragare tale tesi: l’analisi del programma iconografico sviluppato nello studiolo e lo studio della traduzione visiva del programma stesso (gli intarsi lignei parietali), legato ad una delle più raffinate e spettacolari tecniche visive prospettico-illusionistiche dell’età umanistica. All’interno di un complesso significato allegorico che ha come leit motiv la rappresentazione visiva delle sette arti liberali, la relazione intende discutere l’importanza ed il significato di alcuni strumenti scientifici presenti nel ciclo figurativo.
La scienza di Federico: strumenti astronomici e meccanici nelle tarsie dello studiolo del Palazzo Ducale di Urbino
MANTOVANI, ROBERTO
2007
Abstract
Le tarsie prospettiche in trompe d’oeil dello studiolo di Urbino, unitamente a quelle di Gubbio, rappresentano una delle prime e più alte forme di commistione tra le arti ed il sapere tecnico-scientifico del primo Rinascimento. Due elementi concorrono a suffragare tale tesi: l’analisi del programma iconografico sviluppato nello studiolo e lo studio della traduzione visiva del programma stesso (gli intarsi lignei parietali), legato ad una delle più raffinate e spettacolari tecniche visive prospettico-illusionistiche dell’età umanistica. All’interno di un complesso significato allegorico che ha come leit motiv la rappresentazione visiva delle sette arti liberali, la relazione intende discutere l’importanza ed il significato di alcuni strumenti scientifici presenti nel ciclo figurativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.